mercoledì 31 dicembre 2008

"Operazione pacco"

Ciao tosi! Pubblico ora le foto dell'operazione pacco!
Ringraziamo tantissimo la generosità delle persone che abbiamo incontrato in quei due pomeriggi!
Il ricavato dei due giorni ammonta a ben 170€!
E questi soldi sono già partiti per aiutare i profughi della terribile guerra civile del Congo (cliccare qui per ulteriori info).
Ecco a voi le foto!

giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale!

Cliccare sull'immagine per ingrandire.





Questi sono gli auguri di Marco, un giovane per un mondo unito di 15 anni.


Marco è speciale: ci si potrebbe chiedere che cosa possa donare al prossimo un ragazzino che è bloccato su una sedia a rotelle, che riesce difficilmente a muovere i muscoli del proprio corpo, che non riesce a parlare e comunica solo tramite la tastiera di un computer...


Questi suoi bellissimi auguri possono, secondo me, dare una risposta.




Buon Natale e buona feste da tutti i GMU!!!



giovedì 18 dicembre 2008

PACCHI DI NATALE

Ciao gente!

Come va?

E' ufficiale!

Il prossimo weekend partirà l'operazioneù

"PACCHI DI NATALE".

A noi, spesso, il Natale sembra sempre il solito...

Magari un momento in cui cerchiamo di dar spazio

a certi valori, ma, immancabilmente, pensiamo

forse un po' troppo al nostro benessere personale

(e qui il consumismo ci sprona a seguire la corrente)...

Noi, però, non vogliamo credere che il mondo sia governato da questa legge del consumo che ci rende sordi alle esigenze dell'altro!

Voler cambiare le cose può sembrare da pazzi,

da sprovveduti, da persone che non sanno

vivere al mondo...

Ma noi non ci stiamo!

Facciamo la scelta di andare contro corrente!

Ma cosa possiamo fare?

La cosa importante è testimoniare

concretamente

ciò in cui crediamo.

Quindi pensavamo di dedicare un po' del nostro tempo per l'operazione "PACCHI DI NATALE"...

Sabato prossimo (dalle 15 alle 19)

e domenica prossima (dalle 9.30 alle 12)

pensavamo di trovarci al supermercato SISA

di Tavernelle (vedi indicazioni stradali qui)

per offrirci di confezionare i regali

delle persone che escono dal supermercato

(grazie alla Paola abbiamo il permesso

del titolare; comunque è un'attività abituale

durante le feste...ma questa volta ci saremo noi!).

Volevamo destinare i soldi che riusciremo a raccogliere

agli sfollati del Congo, che, in questo momento

chiedono a Dio, come dono, la fine della guerra civile

nel loro Paese.

(Vedi altre info qui)

Allora ci state?

Ci vediamo questo weekend allora!

lunedì 8 dicembre 2008

Ultimo dell'anno

Ciao gente!

Come va?

Questo ultimo dell'anno pensavamo di non fare

la solita festa/cena...

Se è bello dare una mano alle persone in difficoltà

che vivono in zone povere del mondo

(come alla cena di novembre

in cui abbiamo raccolto

circa 100€

-e dico 100€!-

per giovani come noi

che vivono nelle zone dei Caraibi,

devastate dagli uragani di questo settembre),

lo è ancora di più quando possiamo

dare il nostro contributo concreto

alle persone bisognose

nelle zone in cui viviamo.


Che senso ha passare con loro l'ultimo dell'anno?

Potrei cercare altri modi per dare una mano, no

(tanto li vedo tutti i giorni)?

E tutto senza sacrificare

il classico momento

che si passa con gli amici/che

(o il magico

-e che magico!-

momento con la morosa/o).

Ma è proprio questo il punto!

Se consideriamo Dio qualcuno di

importante per noi,

da mettere al centro della nostra vita,

dovremmo essere contenti di passare

con un VIP come Lui

(che si nasconde nel nostro prossimo

meno fortunato di noi)


l'ultimo dell'anno,

un momento speciale per dirgli

il nostro "sì".

E perché no!

Anche amici/che e morose/i sono invitati!

Insomma è un'occasione da non perdere!


ATTENZIONE

LE ISCRIZIONI CHIUDONO IL 14/12!

QUI SOTTO LE INFO...
(cliccate sull'immagine per ingrandire)



lunedì 1 dicembre 2008

Cena a Thiene

Chi credeva di passarla liscia si sbagliava!

Ecco le foto della mitica cena del 21/ novembre!








Quella serata eravamo circa in una quarantina
di "anziani" (dai 23 ai 26 -ih, ih... Io non ancora!- ;-p),
giovani e ragazzi.



Lo scopo non era (solo) quello di mangiare insieme un boccone
(e che boccone! Grazie cuoche!)...

Volevamo condividere un po' del nostro "sovrappiù"
con altri giovani che vivono nella zona dei Caraibi
(colpita quest'estate da due violenti uragani).






Alla fine della serata ci siamo dati appuntamento per
passare il capodanno insieme (vedi due post più sotto),
ma, prima del 31, abbiamo già in cantiere qualcosina...
a presto le news!

Parola di vita di dicembre 2008

"Non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42)

Dicembre 2008




Ricordi? E’ la parola che Gesù rivolge al Padre nel giardino del Getsemani e dà senso alla sua passione, seguita dalla resurrezione. Essa esprime in tutta la sua intensità il dramma che si svolge nell’intimo di Gesù. E’ la lacerazione interiore provocata dalla ripugnanza profonda della sua natura umana dinanzi alla morte voluta dal Padre.
Ma Cristo non ha atteso quel giorno per adeguare la sua volontà a quella di Dio. Lo ha fatto tutta la vita.
Se questa è stata la condotta di Cristo, questo deve esser l’atteggiamento di ogni cristiano. Anche tu devi ripetere nella tua vita:

"Non sia fatta la mia, ma la tua volontà".

Forse finora non ci hai pensato, anche se battezzato, anche se figlio della Chiesa.
Forse hai ridotto questa frase ad una espressione di rassegnazione, che si pronuncia quando altro non si può fare. Ma non è questa la sua vera interpretazione.
Stammi a sentire: nella vita puoi scegliere due direzioni: fare la tua volontà o liberamente scegliere di fare la volontà di Dio.
Ed avrai due esperienze: la prima, presto deludente, perché ti vuoi arrampicare sul monte della vita con le tue idee limitate, con i tuoi mezzi, con i tuoi poveri sogni, con le tue forze.
Di qui, presto o tardi, l’esperienza del tran tran di un’esistenza che conosce la noia, l’inconclusione, il grigiore e, a volte, la disperazione.
Di qui una vita piatta, anche se la vuoi rendere colorita, che non soddisfa mai l’intimo più profondo di te. Lo devi confessare, non puoi negarlo.
Di qui ancora, alla conclusione, una morte che non lascia traccia: qualche lacrima e l’inesorabile totale universale dimenticanza.
La seconda esperienza: quella nella quale ripeti anche tu:

"Non sia fatta la mia, ma la tua volontà".

Vedi: Dio è come il sole. Dal sole partono tanti raggi che baciano ogni uomo. Sono la volontà di Dio su di loro. Nella vita il cristiano, e anche l’uomo di buona volontà, è chiamato a camminare verso il sole, nella luce del proprio raggio, diverso e distinto da tutti gli altri. E compirà il meraviglioso, particolare disegno che Dio ha su di lui.
Se anche tu così farai, ti sentirai coinvolto in una divina avventura mai sognata. Sarai attore e spettatore insieme d’un qualcosa di grande, che Dio opera in te e, attraverso te, nell’umanità.
Tutto quello che ti succederà, come dolori e gioie, grazie e disgrazie, fatti notevoli (quali successi e fortune, incidenti o morti di cari), fatti insignificanti (come il lavoro quotidiano in casa, in ufficio o a scuola) tutto, tutto acquisterà un significato nuovo perché a te offerto dalla mano di Dio che è Amore. Egli vuole, o permette, ogni cosa per il tuo bene. E se prima lo penserai solo con la fede, poi vedrai con gli occhi dell’anima un filo d’oro legare avvenimenti e cose e comporre un magnifico ricamo: il disegno, appunto, di Dio su di te.
Forse questa prospettiva t’attira. Forse vuoi sinceramente dar il più profondo senso alla tua vita.
Allora ascolta. Anzitutto ti dirò quando devi fare la volontà di Dio.
Pensa un po’: il passato se n’è andato e non puoi rincorrerlo. Non ti resta che metterlo nella misericordia di Dio. Il futuro ancora non c’è. Lo vivrai quando diverrà attuale. In mano hai solo il momento presente. E’ in quello che devi cercare di adempiere la parola:

"Non sia fatta la mia, ma la tua volontà".

Quando vuoi fare un viaggio - e la vita è pure essa un viaggio - stai buono sul tuo sedile. Non ti viene in mente di camminare su e giù per il vagone.
Così farebbe chi volesse vivere la vita sognando un futuro che ancora non c’è, o pensando al passato che mai tornerà.
No: il tempo cammina da sé. Occorre star fermi nel presente e arriveremo al compimento della nostra vita quaggiù.
Mi chiederai: ma come distinguere la volontà di Dio dalla mia?
Nel presente non è difficile sapere quale sia la volontà di Dio. Ti indico una via. Ascolta dentro di te: c’è una voce sottile, forse da te soffocata troppe volte e divenuta quasi impercettibile. Ma sentila bene: è voce di Dio . Essa ti dice che quello è il momento di studiare, o di amare chi ha bisogno, o di lavorare, o di superare una tentazione, o di seguire un tuo dovere di cristiano, o un altro di cittadino. Essa t’invita ad ascoltare qualcuno che ti parla in nome di Dio, o ad affrontare con coraggio situazioni difficili…
Ascolta, ascolta. Non far tacere quella voce: è il tesoro più prezioso che possiedi. Seguila.
Ed allora momento per momento tu costruirai la tua storia, che è storia umana e divina insieme, perché fatta da te in collaborazione con Dio. E vedrai meraviglie: vedrai cosa può operare Dio in una persona che dice, con tutta la sua vita:

"Non sia fatta la mia, ma la tua volontà".

Chiara Lubich

martedì 18 novembre 2008

Cena a Thiene

Ciao Gente!

Come va?

Venerdì prossimo (21/11) avevamo pensato di trovarci

tutti insieme per vederci

e per mangiare un "boccone"

...

Per la precisione volevamo

fare una cena

e

passare una serata in compagnia.


Il posto prescelto è a Thiene

(presso i padri Capuccini).

Pensavamo di arrivare per le 20.00.

Per indicazioni stradali clicca

qui (autostrada)

o qui (statale).


Anche in questa occasione, però,

pensavamo di ricordarci di chi è meno fortunato di noi,

in particolar modo non volevamo dimenticarci

delle distruzioni provocate dagli uragani

di quest'estate nel territorio dei Caraibi

(per ulteriori info clicca qui).


Se pensate di venire sappiate che:

-il costo totale della serata si aggirerà intorno ai 10 €

-per organizzarci bisogna sapere chi pensa di venire

entro mercoledì sera (per fare la spesa).



E cosa rimane da aggiungere?

Mi raccomando portate tanta voglia di divertirvi!

A presto.

I GMU

venerdì 31 ottobre 2008

Parola di Vita di Novembre 2008

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»

Non credere che, perché sei nel mondo, tu possa nuotarvi come un pesce nell’acqua.
Non credere che, perché il mondo t’entra in casa attraverso certe radio e la televisione, tu sia autorizzato ad ascoltare ogni programma o a vedere ogni trasmissione.
Non credere che, perché giri per le strade del mondo, tu possa guardare impunemente tutti i manifesti e possa comprarti dal giornalaio o in libreria qualsiasi pubblicazione indiscriminatamente.
Non credere che, perché sei nel mondo, ogni maniera di vivere del mondo possa essere tua: le facili esperienze, l’immoralità, l’aborto, il divorzio, l’odio, la violenza, il furto.
No, no. Tu sei nel mondo. E chi non lo vede?
Ma tu non sei del mondo. E questo comporta una grande differenza. Questo ti classifica fra coloro che si nutrono non delle cose che sono del mondo, ma di quelle che ti sono espresse dalla voce di Dio dentro di te. Essa è nel cuore di ogni uomo e ti fa entrare - se l’ascolti - in un regno che non è di questo mondo, dove si vivono l’amore vero, la giustizia, la purezza, la mansuetudine, la povertà, dove vige il dominio di sé.
Perché molti giovani scappano nell’Oriente, come ad esempio nell’India, per trovare un po’ di silenzio e cogliere il segreto di certi grandi spirituali che, per la lunga mortificazione del loro io inferiore, lasciano trasparire un amore (…) che impressiona tutti quelli che li avvicinano?
E’ la reazione naturale al baccano del mondo, al chiasso che vive fuori e dentro di noi, che non lascia più spazio al silenzio per udire Dio.
Ahimè! Ma occorre proprio andare in India, quando da duemila anni Cristo ti ha detto: "rinnega te stesso… rinnega te stesso…"?
Non è del cristiano la vita comoda e tranquilla; e Cristo non ha chiesto e non ti chiede di meno, se lo vuoi seguire.
Il mondo t’investe come un fiume in piena e tu devi camminare contro corrente. Il mondo per il cristiano è una fitta boscaglia nella quale bisogna vedere dove mettere i piedi. E dove vanno messi? In quelle orme che Cristo stesso ti ha segnato passando su questa terra: sono le sue parole. Oggi Egli ti ridice:

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»

Ciò t’esporrà forse al disprezzo, alla incomprensione, agli scherni, alla calunnia; ciò t’isolerà, t’inviterà ad accettare di perdere la faccia, a lasciare un cristianesimo alla moda.
Ma c’è di più:

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»

Che tu lo voglia o no, il dolore amareggia ogni esistenza. Anche la tua. E piccoli e grandi dolori arrivano tutti i giorni.
Vuoi scansarli? Ti ribelli? Suscitano in te l’imprecazione? Non sei cristiano.
Il cristiano ama la croce, ama il dolore, pur in mezzo alle lacrime, perché sa che hanno valore. Non per nulla fra gli innumerevoli mezzi che Dio aveva a sua disposizione per salvare l’umanità, ha scelto il dolore.
Ma Lui - ricordatelo - dopo aver portato la croce ed esservi stato inchiodato, è risorto.
La risurrezione è anche il tuo destino , se anziché disprezzare il dolore che ti procura la tua coerenza cristiana e quanto altro la vita ti manda, saprai accettarlo con amore. Sperimenterai allora che la croce è via, sin da questa terra, ad una gioia mai provata; la vita della tua anima comincerà a crescere: il regno di Dio in te acquisterà consistenza e fuori il mondo man mano scomparirà ai tuoi occhi e ti parrà di cartone. E non invidierai più nessuno.
Allora ti potrai chiamare seguace di Cristo:

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»

E, come Cristo che hai seguito, sarai luce e amore per le piaghe senza numero che lacerano l’umanità di oggi.

Chiara Lubich

lunedì 27 ottobre 2008

Il Vangelo “funziona”... Fioretti del tempo presente

"Date e vi sarà dato": ad ogni età e a tutte le latitudini si può sperimentare che le promesse di Gesù si verificano con puntualità.



I tre cappotti

Una mamma di New York ha tre bambini piccoli. E’ povera, e quell'inverno bisognava comprare i tre cappotti ai tre bambini, perché ormai erano consumati. Lei non ha soldi, ma attraverso il giornale vede che c'è un negozio che svende cappotti a prezzo minimo. Allora lei dice: bisogna che ne approfitti, entro oggi devo andare a comprare i tre cappotti per i bambini. Ma in quel momento la suocera – che viene solo di rado - telefona per fare una visita ai bimbi. Dapprima pensa: io dico che devo uscire. E subito dopo: ma Gesù riterrà fatto a sé quello che io dico a lei, perché c'è Gesù anche dietro di lei. Allora dimentica i cappotti, con grande dolore per i suoi bambini, e risponde al telefono: "Vieni pure." Finalmente arriva, suona il campanello ed entra questa signora anziana con un grande pacco, va lì dai tre bambini e lo apre. Cosa conteneva? Tre cappotti, piccolini, per i bambini. E’ proprio Gesù che risponde.

Per un atto d’amore

Mentre faccio la passeggiata giornaliera, indicata dal medico, cerco di conoscere il quartiere dove risiedo da poco tempo: sono, infatti, il nuovo vescovo del posto. Alcuni giorni dopo, mi trovo a mettere un po' d'ordine nella casa vescovile, cercando di far sì che essa esprima meglio Dio, che è bellezza. Trovo alcuni candelabri di bronzo che non vanno d'accordo col resto. Mi viene in mente un piccolissimo negozio di compravendita, scoperto durante le passeggiate. Penso che, data la difficile situazione economica dell'argentina, il suo proprietario possa trovarsi in gravi difficoltà, e vedo in lui Gesù. Chiedo alla segretaria di fare un pacco con i candelabri e consegnarli a quel signore con un bigliettino che dice: "Sono un piccolo dono del vescovo. Se riesce a venderli, la prego di dare i soldi ai poveri. Ma, se lei ne avesse bisogno, può tenerseli." Nel pomeriggio improvvisamente viene al vescovado questo signore. Insiste che vuol vedermi. Quando ci troviamo di fronte mi dice: "Oggi volevo suicidarmi. Ma, quando è arrivata la sua segretaria, ho capito che io interessavo ancora a qualcuno, e ho cambiato idea. Mille grazie!"
(Argentina)

Come i primi tempi

Un sabato mattina arriva una persona a farci una breve visita. Quando sta per uscire, sapendo che la sua famiglia ha tanti figli ed economicamente non va troppo bene, noi, focolarine, le abbiamo dato tutta la frutta che avevamo in casa: le nostre provviste per la settimana. Dopo un po' arriva a visitarci un'altra famiglia che, essendo passata dal mercato, ci offre delle pere e mele fresche. Eravamo contente perché vi vedevamo il "date e vi sarà dato". Nel pomeriggio, per fare un altro atto d'amore, avevamo promesso di andare ad una festa organizzata dalla comunità italiana del posto. Prima di arrivarvi però, abbiamo pensato di passare da un'altra famiglia bisognosa e di portare tutte le pere e le mele che avevamo ricevuto. Finita la festa, prima di partire, la famiglia che ci aveva invitato ci ha dato una scatola grande, piena di pere e mele del suo frutteto, di prima qualità, e in più un grandissimo cocomero. Eravamo felicissime, perché queste esperienze non succedevano soltanto ai primi tempi del Movimento, ma anche oggi. Il "date e vi sarà dato, una misura piena e traboccante vi sarà versata in grembo", è di tutti i tempi.


Pubblicato su I Fioretti di Chiara e dei Focolari, ed. San Paolo 2003

venerdì 17 ottobre 2008

Arriva PROGRESS!!!



C
os'è P.R.O.G.R.E.S.S.?
E' un progresso che nasce dall'esigenza comune a noi Giovani per un Mondo Unito e a tanti nostri amici, di potersi orientare in un mondo di cambiamenti sociali, politici ed economici sempre più repentini. Da qui l'idea di una serie di incontri in grado di fornirci nozioni di base per comprendere quanto ci accade intorno, di dibattere le nostre opinioni con esperti e di confrontarle tra noi, per dare a tutti la possibilità di spendere le competenze acquisite nel nostro contesto sociale e civile.



Come funziona P.R.O.G.R.E.S.S.?
Il percorso avrà durata triennale e si strutturerà in una serie di incontri con esperti, accompagnati da momenti di confronto e di dibattito. Non sono inoltre escluse eventuali "trasferte" presso centri, enti o associazioni allo scopo di toccare con mano quanto discusso precedentemente in sala. P.R.O.G.R.E.S.S. è indirizzato principalmente a giovani dai 18 ai 30 anni, ma è aperto a "giovani" di tutte le età!!!



E allora...quando si comincia?
Ci troveremo per il primo appuntamento MERCOLEDI' 22 OTTOBRE ORE 21 (cerchiamo di arrivare un po' prima...) presso la Sala della Barchessa, in via Roma 44 a Limena (Padova) (indicazioni stradali). Il professor Antonio Maria Baggio, docente di Etica Sociale e Filosofia Politica presso l'Università Gregoriana di Roma, ci verrà a parlare de
"IL FONDAMENTO E IL FINE DELLA POLITICA:
AUTORITA', DEMOCRAZIA E SOCIETA' CIVILE"



CLICCA SULL'IMMAGINE QUI SOTTO
PER SAPERE QUALI SARANNO I PROSSIMI APPUNTAMENTI

mercoledì 1 ottobre 2008

Parola di vita di ottobre 2008

«Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo» (Luca 6,38)

Ti è mai capitato di ricevere da un amico un dono e di sentire la necessità di contraccambiare? E di farlo non tanto per sdebitarti, quanto per vero amore riconoscente? Certamente sì.
Se succede a te così, puoi immaginare a Dio, a Dio che è Amore.
Egli ricambia sempre ogni dono che noi facciamo ai nostri prossimi in nome suo. E’ un’esperienza che i cristiani veri fanno molto spesso. Ed ogni volta è una sorpresa. Non ci si abitua mai all’inventiva di Dio. Potrei farti mille, diecimila esempi, potrei scriverne un libro. Vedresti quanto è vera quell’immagine "una misura buona, pigiata, colma e traboccante ti sarà versata nel grembo": che significa l’abbondanza con cui Dio contraccambia, la sua magnanimità.

"Era già scesa la notte su Roma. E in quell’appartamento seminterrato l’esiguo gruppo di ragazze, che volevano vivere il Vangelo, si davano la buona notte. Ma ecco il campanello. Chi era a quell’ora? Un uomo che si presentava alla porta nel panico, disperato: il giorno dopo l’avrebbero sfrattato di casa con la famiglia, perché non pagava l’affitto. Le ragazze si guardarono ed in un muto accordo, aprirono il cassettino dove, in buste distinte, avevano raccolto il residuo dei loro stipendi e un deposito per le bollette del gas, del telefono, della luce. Diedero tutto a quell’uomo, senza ragionare. Quella notte dormirono felici. Qualcun altro avrebbe pensato a loro. Ma ecco che non è ancora l’alba. Il telefono squilla. 'Vengo subito con un taxi', dice la voce dell’uomo. Meravigliate per la scelta di quel mezzo, le ragazze attendono. La faccia dell’ospite dice che qualcosa è cambiato: 'Ieri sera, appena tornato a casa, ho trovato un’eredità che non avrei mai immaginato di ricevere. Il cuore m’ha detto di farne a metà con voi'. La somma era esattamente il doppio di quanto avevano generosamente dato".


«Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo»

Ne hai fatto anche tu l’esperienza? Se non è così, ricordati che il dono va fatto disinteressatamente, senza speranza di ritorno, a chiunque chiede.
Prova. Ma fallo non per vedere il risultato, ma perché ami Dio.
Mi dirai: "Ma io non ho nulla."
Non è vero. Se vogliamo abbiamo tesori inesauribili: il nostro tempo libero, il nostro cuore, il nostro sorriso, il nostro consiglio, la nostra cultura, la nostra pace, la nostra parola per convincere chi ha a dare a chi non ha…
Mi dirai ancora: "Ma non so a chi dare."
Guardati attorno: ti ricordi di quell’ammalato in ospedale, di quella signora vedova sempre sola, di quel compagno rimandato così avvilito, di quel giovane disoccupato sempre triste, del fratellino bisognoso d’aiuto, di quell’amico in carcere, di quell’apprendista esitante? E’ in loro che Cristo ti aspetta.

Assumi il comportamento nuovo del cristiano - di cui è tutto impregnato il Vangelo - che è quello dell’anti-chiusura e dell’anti-preoccupazione.
Rinuncia a mettere la tua sicurezza nei beni della terra e poggiati su Dio. Qui si vedrà la tua fede in Lui, che sarà presto confermata dal dono che ti tornerà.
Ed è logico che Dio non si comporta così per arricchirti o per arricchirci. Lo fa perché altri, molti altri, vedendo i piccoli miracoli che raccoglie il nostro dare, facciano altrettanto.
Lo fa perché più abbiamo, più possiamo dare; perché - da veri amministratori dei beni di Dio - facciamo circolare ogni cosa nella comunità che ci circonda, finché si possa dire come della prima comunità di Gerusalemme: non v’era fra loro nessun povero .
Non senti che con questo concorri a dare un’anima sicura alla rivoluzione sociale che il mondo s’attende?

«Date e vi sarà dato»

Certamente Gesù pensava in primo luogo alla ricompensa che avremo in Paradiso, ma quanto avviene su questa terra ne è già il preludio e la garanzia.

Chiara Lubich

lunedì 1 settembre 2008

Parola di vita di settembre 2008

"Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male" (Lc 6, 27-28).


"Amate i vostri nemici". Questo sì che è forte! Questo sì che capovolge il nostro modo di pensare e fa dare a tutti una sterzata al timone della propria vita!

Perché, non nascondiamocelo: qualche nemico… nemichino, nemicone lo abbiamo tutti.
E’ lì dietro la porta dell’appartamento accanto, in quella signora così antipatica e intrigante, che cerco sempre di sfuggire ogni volta che minaccia di entrare con me nell’ascensore…
E’ in quel mio parente che trent’anni fa ha recato un torto a mio padre, per cui gli ho tolto il saluto…
Siede dietro il tuo banco di scuola e mai, mai l’hai guardato in faccia, da quando t’ha accusato al professore…
E’ quella ragazza che ti era amica e poi ti ha piantato in asso per andar con un altro…
E’ quel commerciante che t’ha imbrogliato…
Sono quei tali che in politica non la pensano come noi, per cui li dichiariamo nostri nemici. (…)
Come c’è, e c’è sempre stato, chi vede nemici i sacerdoti e odia la Chiesa.
Ebbene, tutti questi e un’infinità di altri che chiamiamo nemici, vanno amati.
Vanno amati?
Sì, vanno amati! E non credere che ce la possiamo cavare semplicemente mutando il sentimento d’odio in un altro più benevolo.
C’è di più.
Senti cosa Gesù dice:


"Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male".


Vedi? Gesù vuole che vinciamo il male col bene. Vuole un amore tradotto in gesti concreti.

Vien da chiederci: come mai Gesù dà un simile comando?
La realtà è che Lui vuole modellare la nostra condotta su quella di Dio, suo Padre, il quale "fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti" .
Questo è. Non siamo soli al mondo: abbiamo un Padre e gli dobbiamo assomigliare. Non solo, ma Dio ha diritto a questo nostro comportamento perché, mentre noi gli eravamo nemici, eravamo ancora nel male, Lui ci ha amato per primo , mandandoci suo Figlio, che morì in quella terribile maniera per ciascuno di noi.


"Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano…".


Questa lezione l’aveva imparata il piccolo Jerry, il bambino nero di Washington, che, per il quoziente alto di intelligenza, era stato ammesso ad una classe speciale con tutti ragazzi bianchi. Ma l’intelligenza non gli era bastata per far capire ai compagni che era uguale a loro. La sua pelle nera gli aveva attirato l’odio generale, tanto che il giorno di Natale tutti i ragazzi si fecero reciproci doni, ignorando Jerry. Il fanciullo ne pianse; si capisce! Ma arrivato a casa pensò a Gesù: "Amate i vostri nemici" e d’accordo con la mamma comprò doni che distribuì con amore a tutti i suoi "fratelli bianchi".


"Amate i vostri nemici… pregate per coloro che vi trattano male".


Che dolore quel giorno per Elisabetta, la ragazzina di Firenze, quando salendo i gradini per andare alla Messa si sentì deridere da un gruppo di coetanei! Pur volendo reagire, sorrise, ed entrata in Chiesa pregò tanto per loro. All’uscita la fermarono e le chiesero il motivo del suo comportamento che lei spiegò col fatto d’esser cristiana. Doveva quindi amare sempre. Lo disse con una convinzione infuocata. La sua testimonianza fu premiata: la domenica seguente vide tutti quei giovani in Chiesa, attentissimi, in prima fila.
Così i ragazzi prendono la Parola di Dio. Per questo sono grandi davanti a Lui. Forse conviene che anche noi sistemiamo qualche situazione, tanto più che saremo giudicati da come noi giudichiamo gli altri. Siamo noi infatti a dare in mano a Dio la misura con la quale Egli deve misurarci . Non gli chiediamo forse: "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"? Dunque amiamo il nemico! Solo agendo così si possono aggiustare disunità, abbattere barriere, si può costruire la comunità.

E’ grave? E’ penoso? Non ci lascia dormire al solo pensarlo? Coraggio. Non è la fine del mondo: un piccolo sforzo da parte nostra, poi il 99 per cento lo fa Dio e… nel nostro cuore un fiume di gioia.


Chiara Lubich

Parola di vita, maggio 1978. Pubblicata su Essere la tua Parola, Chiara Lubich e cristiani di tutto il mondo, Roma 1980, p. 27-29.

venerdì 29 agosto 2008

Concerto Gen Rosso a Marostica (VI)


Luogo: Marostica (VI), Piazza degli Scacchi

Prevendite biglietti:

Marostica - Pro Marostica - Piazza Castello tel. 0424.72127

Thiene - Libreria dell'Olmo - Via del Santuario 9 tel. 0445.372146

Bassano - Libreria Cedis - Via da Ponte 41 tel. 0424.524957

Vicenza - Libreria San Paolo - Corso Palladio 132 tel. 0444.321018

Libreria Lief - B.go Santa Lucia 38 tel. 0444.513450

Montecchio Prec.no - Rossi Frutta e Verdura - Via Preara tel. 347.8851524

Cittadella - Discoteca Cittadellese - P.zza dei Martiri 1 tel. 049.9401442

Informazioni: Contattare 349. 5401040

Note: ragazzi fino a 14 anni gratis, purchè accompagnati. Oltre i 14 anni ingresso € 10.

sabato 9 agosto 2008

Parola di Vita di Agosto 2008

"La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso" (Lc 11,34)


Quanti prossimi incontri nella giornata tua - dall’alba alla sera - in altrettanti vedi Gesù.

Se il tuo occhio è semplice chi guarda in esso è Dio. E Dio è Amore e l’amore vuole unire conquistando. Quanti - errando - guardano alle creature e alle cose per possederle!

Ed il loro sguardo è egoismo o invidia o, comunque, peccato. O guardano dentro di loro per possedersi, per possedere la loro anima, e il loro sguardo è spento perché annoiato o turbato. L’anima, perché immagine di Dio, è amore e l’amore ripiegato su se stesso è come la fiamma che, non alimentata, si spegne.

Guarda fuori di te: non in te, non nelle cose, non nelle creature: guarda al Dio fuori di te per unirti con lui. Egli è in fondo ad ogni anima che vive e, se morta, è il tabernacolo di Dio che essa attende a gioia ed espressione della propria esistenza.
Guarda dunque ogni fratello amando e l’amare è donare. Ma il dono chiama dono e sarai riamato.

Così l’amore è amare ed esser amato: come nella Trinità.
E Dio in te rapirà i cuori, accendendovi la Trinità che in essi riposa magari, per la grazia, ma vi è spenta.

Non accendi la luce in un ambiente - pur essendovi la corrente elettrica - finché non provochi contatto dei poli.

Così la vita di Dio in noi: va messa a circolare per irradiarla al di fuori a testimoniare Cristo: l’uno che lega Cielo a terra, fratello a fratello. Guarda dunque ad ogni fratello donandoti a lui per donarti a Gesù e Gesù si donerà a te. E’ legge d’amore: "Date e vi sarà dato" (Lc 6,38).

Lasciati possedere da lui - per amore di Gesù -, lasciati "mangiare" da lui - come altra Eucaristia -; mettiti tutto al servizio di lui, che è servizio di Dio, ed il fratello verrà a te e t’amerà. E nel fraterno amore è il compimento d’ogni desiderio di Dio che è comando: "Io vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri" (Gv 13,34).

L’amore è un Fuoco che compenetra i cuori in fusione perfetta. Allora ritroverai in te non più te, non più il fratello; ritroverai l’Amore che è Dio vivente in te. E l’Amore uscirà ad amare altri fratelli perché, semplificato l’occhio, ritroverà sé in essi e tutti saranno uno. E attorno a te crescerà la Comunità: come attorno a Gesù dodici, settantadue, migliaia…

E’ il Vangelo che affascinando - perché Luce in amore - rapisce e trascina. Poi morrai magari su una croce per non esser dappiù del Maestro, ma morrai per chi ti crocifigge, e così l’amore avrà l’ultima vittoria. Ma la sua linfa - sparsa pei cuori - non morrà. Frutterà, fecondando, gioia e pace e Paradiso aperto. E la gloria di Dio crescerà. Ma tu sii quaggiù l’Amore perfetto.

Chiara Lubich


Pubblicata sul giornale "La Via", 12 novembre 1949, e ripresa in parte su: Chiara Lubich, La dottrina spirituale, Roma 2006, p. 134-135.

martedì 22 luglio 2008

Un esempio di Vangelo vissuto

Chiara Luce, 18 anni: un “luminoso capolavoro”

Un modello per i giovani: è possibile vivere il cristianesimo anche in grado eroico. Lo ha confermato la Chiesa, col decreto approvato dal Papa che riconosce le virtù eroiche di Chiara Luce Badano


L’eroismo possibile a 18 anni. Lo ha riconosciuto oggi (03/07/2008) il Papa approvando un decreto della Congregazione delle Cause dei Santi, in cui si afferma che Chiara Badano ha praticato in grado eroico le virtù cristiane. Secondo la procedura tipica dei processi di beatificazione, la giovane 18enne viene dichiarata “venerabile”. E’ la tappa immediatamente precedente la beatificazione, quando e se verrà riconosciuta l’autenticità di un miracolo.

Chiara Luce ha concluso il suo ‘viaggio terreno’ il 7 ottobre 1990, dopo due anni di una lunga e dolorosa malattia, un tumore osseo, che le toglie progressivamente le forze, ma non la gioia di vivere. Una gioia conquistata con eroismo.

L’eroicità si ha quando il comportamento virtuoso si prolunga nel tempo ed è reso particolarmente difficile, tanto che supera il modo normale di agire, manifestando in tal modo la costante determinazione di conformarsi in tutto alla volontà di Dio.” Così spiega Mons. Livio Maritano, Vescovo emerito di Acqui, che ha avviato nel 1999 l’inchiesta diocesana per il processo di beatificazione.

A sostenerla nei momenti più duri della prova è il Vangelo, e l’incontro con un Dio vicino, sofferente anche lui, riscoperto nella figura di Gesù che sulla croce giunge a gridare l’abbandono del Padre. Una fede viva, giovane, che attingeva a piene mani dall’incontro con la spiritualità dell’unità e con Chiara Lubich, avvenuto all’età di 9 anni.

Chiara Badano era nata a Sassello (Savona), il 29 ottobre del 1971, dopo 11 anni di attesa dei suoi genitori. Nell’81, con papà e mamma, partecipa a Roma al Family Fest - una manifestazione mondiale del Movimento dei Focolari: è l’inizio, per tutti e tre, di una nuova vita. Nel suo piccolo paese Chiara si lancia ad amare le compagne di scuola, chiunque le passa accanto, decisa a vivere con radicalità il Vangelo che l’ha affascinata. Si impegna subito con passione nel Movimento, tra le ragazze della sua età.

Ha 17 anni quando un forte dolore alla spalla accusato durante una partita a tennis insospettisce i medici. Cominciano esami clinici di tutti i tipi per definire l’origine del male. Ben presto si rivela l’origine del grave male che l’ha colpita: tumore osseo. Si susseguono controlli medici ed esami e a fine febbraio ’89 Chiara affronta il primo intervento: le speranze sono poche. Nell’ospedale si alternano le ragazze che condividono lo stesso ideale e altri amici del Movimento per sostenere lei e la sua famiglia con l’unità e gli aiuti concreti. I ricoveri nell’ospedale di Torino diventano sempre più frequenti e con essi le cure molto dolorose che Chiara affronta con grande coraggio. Ad ogni nuova, dolorosa “sorpresa” la sua offerta è decisa: “Per te Gesù, se lo vuoi tu, lo voglio anch’io!”.

Nonostante la gravità delle sue condizioni, Chiara, appena la salute glielo permette, partecipa di persona, con gioia ed entusiasmo a quanto si vive nel Movimento dei Focolari.

Presto arriva un’altra grande prova: Chiara perde l’uso delle gambe. Un nuovo doloroso intervento si rivela inutile. E’ per lei una sofferenza immensa: si ritrova come in un tunnel oscuro. Ma trova la forza di ributtarsi ad amare e la luce torna. “Se dovessi scegliere fra camminare e andare in Paradiso – confida a qualcuno – sceglierei senza esitare: andare in Paradiso. Ormai mi interessa solo quello”.

Sin da piccola si era impegnata a vivere il Vangelo al 100%, pur con gli alti e bassi dell’adolescenza. Scrive nella sua agenda rivolgendosi agli amici: “Sono uscita dalla vostra vita in un attimo. Come avrei voluto fermare quel treno in corsa che mi allontanava sempre più! Ma ancora non capivo. Ero ancora assorbita da tante ambizioni, progetti e chissà che cosa (che ora mi sembrano così insignificanti, futili, e passeggeri). Un altro mondo mi attendeva e non mi restava che abbandonarmi. Ma ora mi sento avvolta in uno splendido disegno che a poco a poco mi si svela”.

Il suo medico curante, non credente e critico nei confronti della Chiesa, rimane toccato sempre più profondamente dalla testimonianza sua e dei genitori: “Da quando ho conosciuto Chiara qualcosa è cambiato dentro di me. Qui c’è coerenza, qui del cristianesimo tutto mi quadra”.

Il suo rapporto con Chiara Lubich è strettissimo: la tiene continuamente aggiornata sullo stato della sua salute e sulle sue conquiste e scoperte. Il 30 dicembre ‘89 Chiara Lubich le risponde: “… Ti sento tutta protesa a corrispondere all’amore di Dio e a dirgli il tuo continuo ‘sì’ . Io ti seguo costantemente con la mia preghiera e con tutto il mio amore. Ho scelto la Parola di vita che desideravi: ‘Chi rimane in me ed io in Lui, questi porta molto frutto’. Ciao, Chiara! Chiedo allo Spirito Santo per te il dono della fortezza, perché la tua anima, per l’amore a Gesù Abbandonato, possa sempre ‘cantare’ …

Pur ridotta ormai nell’immobilità Chiara è attivissima: tramite telefono segue il nascente gruppo dei Giovani per un mondo unito di Savona, si fa presente a Congressi e attività varie con messaggi, cartoline, cartelloni; fa pazzie per far conoscere amici e compagni di scuola ai gen e alle gen … Ne invita tanti al Genfest ’90 (manifestazione internazionale dei Giovani per un mondo unito, svoltasi a Roma nel maggio del ‘90), che ha la gioia di seguire in diretta grazie all’antenna parabolica montata sul tetto della sua casa.

All’inizio dell’estate i medici decidono di interrompere le terapie: il male è ormai inarrestabile. Subito la giovane informa Chiara Lubich della sua situazione. E’ il 19 luglio del ‘90: “La medicina ha deposto le sue armi. Interrompendo le cure, i dolori alla schiena sono aumentati e non riesco quasi più a girarmi sui fianchi. Mi sento così piccola e la strada da compiere è così ardua…, spesso mi sento soffocata dal dolore. Ma è lo Sposo che viene a trovarmi, vero? Sì, anch’io ripeto con te “Se lo vuoi tu, lo voglio anch’io”… Sono con te certa che insieme a Lui vinceremo il mondo!”

Chiara Lubich a giro di posta le risponde: “Non temere Chiara di dirGli il tuo sì momento per momento. Egli te ne darà la forza, siine certa! Anch’io prego per questo e sono sempre lì con te. Dio ti ama immensamente e vuole penetrare nell’intimo della tua anima e farti sperimentare gocce di cielo. “Chiara Luce” è il nome che ho pensato per te; ti piace? È la luce dell’Ideale che vince il mondo. Te lo mando con tutto il mio affetto…”

Con l’aggravarsi della malattia occorrerebbe intensificare la somministrazione di morfina, ma Chiara Luce la rifiuta: “Mi toglie la lucidità ed io posso offrire a Gesù solo il dolore”.

In un momento di particolare sofferenza fisica confida alla mamma che nel suo cuore sta cantando: “Eccomi Gesù anche oggi davanti a Te…”. Ormai ha chiaro che presto potrà incontrarLo e si prepara. Una mattina, dopo una notte difficile, le viene spontaneo ripetere a brevi intervalli: “Vieni Signore Gesù”. Sono le 11 quando inaspettatamente arriva a trovarla un sacerdote del Movimento. Chiara Luce è felicissima: da quando si era svegliata infatti desiderava ricevere Gesù Eucarestia. Diventa il suo viatico.

Chiara Luce parte per il Cielo il 7 ottobre 1990. Aveva pensato a tutto: ai canti per il suo funerale, ai fiori, alla pettinatura, al vestito, che aveva desiderato bianco, da sposa… Con una raccomandazione: ‘Mamma, mentre mi prepari dovrai sempre ripetere: ora Chiara Luce vede Gesù…. Siate felici perché io lo sono”. Il papà le aveva chiesto se era disponibile a donare le cornee: aveva risposto con un sorriso luminosissimo. Subito dopo la partenza di Chiara Luce per il Cielo arriva un telegramma di Chiara per i genitori: Ringraziamo Dio per questo suo luminoso capolavoro”.

La sua fama si diffonde: Chiara Luce diventa ben presto punto di riferimento di molti giovani, che trovano nelle vicende della sua esistenza il senso della vita, un ideale intramontabile. In molti, ogni 7 ottobre, anniversario della sua morte, si radunano nel cimitero a Sassello (SV) per ricordarla.

La proclamazione della venerabilità di Chiara Badano – dichiara Mons. Maritano - ci stimola a imitare il suo esempio che ci presenta un modo concreto di vivere il Vangelo: un’ulteriore conferma che il cristianesimo è veramente praticabile anche oggi, e anche da parte dei giovani, nelle situazioni ordinarie della vita”. “E’ bene far conoscere la sua testimonianza – continua - per l’aiuto che il suo esempio può offrire a persone di ogni età e condizione”.

lunedì 14 luglio 2008

Scelta la nuova presidente dell'Opera di Maria

Maria Voce è la nuova presidente

Il nuovo co-presidente è Giancarlo Faletti



Maria Voce, tra le più strette collaboratrici di Chiara Lubich, è la nuova presidente del Movimento dei Focolari. E’ stata eletta a Castelgandolfo questa mattina (lunedì 07/07/2008) dall’Assemblea generale del Movimento pressoché all’unanimità. Il nuovo co-presidente è Giancarlo Faletti, finora corresponsabile del Movimento a Roma.

Dopo la dipartita di Chiara Lubich il 14 marzo scorso, con l’elezione di Maria Voce e di Giancarlo Faletti, il Movimento vive una nuova tappa della sua storia, perché si attua la transizione da Chiara e dalle prime e primi focolarini che hanno iniziato il Movimento e che sinora sono stati alla dirigenza del Movimento. Nelle sue prime parole la nuova presidente li ha innanzitutto ringraziati per la fiducia con la quale hanno accompagnato questa transizione. Si è detta “sicurissima di avere in loro i primi collaboratori”.

La funzione della nuova presidente sarà ovviamente diversa da quella esercitata da Chiara per oltre 60 anni. Ne aveva lei stessa parlato più volte dicendo che “non sarà una sola persona a sostituirla”, ma ‘un corpo’ di persone: il Consiglio generale, insieme alla presidente in comunione con il copresidente, per garantire sempre il carisma dell’unità.

Maria Voce è nata ad Ajello Calabro il 16 luglio 1937. Ha conosciuto il Movimento nel 1959 e da 44 anni vive nella comunità del Focolare. Avvocato, ha anche compiuto studi di teologia e di diritto canonico. In questi ultimi anni è stata impegnata nel recente aggiornamento degli Statuti generali del movimento. E’ tra i responsabili di “Comunione e Diritto”, rete di professionisti e studiosi impegnati nel campo della giustizia, nata recentemente nell’ambito dei Focolari. E’ anche membro della Scuola Abbà, Centro studi interdisciplinare. Ha anche un’esperienza diretta nei campi ecumenico e interreligioso. Avendo vissuto in Turchia per dieci anni, dal 1978 al 1988, ha avuto stretti rapporti con il Patriarcato ortodosso di Costantinopoli, anche con l’attuale Patriarca Bartolomeo I, con leader di altre Chiese Cristiane, e con il mondo musulmano.

Giancarlo Faletti è nato ad Asti (Piemonte) il 14 settembre 1940, in una famiglia di origine contadina, il padre operaio e la madre è casalinga, ricca di sensibilità sociale. Pur in un ambiente non vicino alla Chiesa, è presto maturata in lui la decisione di un impegno forte sia nel mondo giovanile che nel volontariato cristiano, vicino a chi più soffre e vive in condizioni di povertà. A 19 anni è affascinato dall’ideale di fraternità e unità dei Focolari e a 25 matura la decisione di donarsi a Dio nel focolare. Dopo aver compiuto studi di economia, ha ricoperto incarichi di dirigenza in un istituto bancario. Oltre che a Roma, è stato responsabile del Movimento a Genova e nel Lazio. E’ stato ordinato sacerdote all’inizio della sua responsabilità romana.

Le prime votazioni dell’Assemblea generale – composta da 496 delegati con diritto di voto dei 5 continenti - avvenute sabato scorso avevano mostrato la necessità di una pausa di riflessione e di un approfondimento della comunione. Questa mattina, alla prima sessione di voto, la nuova presidente è stata eletta praticamente all’unanimità e il co-presidente alla prima votazione con più dei due terzi dei voti, come prevedono gli Statuti. I risultati sono stati immediatamente comunicati al card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici che nella conferma ufficiale degli eletti, augura a Maria Voce e a Giancarlo Faletti "di svolgere in modo proficuo i loro compiti in piena fedeltà al carisma ricevuto da Chiara Lubich, fondatrice e prima presidente dell'Opera, nel perseguimento dell'ideale dell'unità, ardente desiderio espresso da Gesù, e obiettivo prioritario del Movimento". Nei prossimi giorni si procederà all’elezione dei consiglieri.

venerdì 4 luglio 2008

Veglia di preghiera, festa e diretta S.Messa della GMG


Dal 15 al 20 luglio 2008 a Sydney, Australia, si svolgerà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù assieme al Santo Padre.

Più di 170 giovani delle nostre diocesi di Padova e Vicenza parteciperanno a questo pellegrinaggio di fede e di fraternità.

Tanti altri, però, avrebbero voluto essere presenti, ma per motivi economici o di studio o lavoro non possono andarci.

Ecco allora una proposta, da parte della Pastorale Giovanile della diocesi di Padova e della diocesi di Vicenza, per tutti i giovani che vogliono sentirsi uniti a questo grande avvenimento anche se lontani più di 20 ore d’aereo.

SABATO 19 LUGLIO

presso LA BASILICA DI SANT’ANTONIO A PADOVA

VEGLIA DI PREGHIERA e FESTA

in comunione con i giovani pellegrini a Sydney

Ritrovo ore 21.30 presso il sagrato della Basilica per l’ingresso

Veglia in Basilica dalle ore 22.00

Pausa di amicizia e condivisione

Dalle 01.30, dentro la Basilica, sarà possibile seguire in diretta la S. Messa presieduta dal Santo Padre a Sydney a conclusione della GMG