lunedì 24 dicembre 2007
mercoledì 12 dicembre 2007
Capodanno a Loppiano
Seminario sulla comunicazione. Riflettori puntati su Web, cinema, TV, pubblicità.
Due giorni di approfondimenti, laboratori e dialogo a tutto campo
In collaborazione con NetOne, associazione internazionale tra comunicatori.

PROGRAMMA
Sabato 29 dicembre 2007 arrivi e sistemazione negli alloggi
Domenica 30 dicembre
10.30 “Loppiano, città della fraternità”
Presentazione e visite guidate al Polo imprenditoriale
e agli atelier artistici
12.00 S. Messa
13.00 pranzo
15.30 Presentazione del progetto e delle aree di lavoro
Scheda video “Intermediando – giugno 2007”
16.30 Tavola rotonda: “Sguardo sulla comunicazione:
tra globalizzazione della notizia e delle reti”
Testimonianze e approfondimenti di operatori nei settori della
regia TV, cinema, informazione e giornalismo, Internet,
ICT e new media, fotografia, pubblicità
18.00 Dialogo
19.30 Cena
21.00 Serata artistica
Lunedì 31 dicembre
10.00 Gruppi di lavoro tematici:
1. WEB – Dalla rete in poi
2. TV/CINEMA – La fabbrica della realtà
3. PUBBLICITA’ – La nuova frontiera
12.00 S. Messa
13.00 pranzo
15.30 Report in plenaria dei gruppi di lavoro
17.00 “Società in rete e...oltre. L sfida di costruire un mondo unito”
Conclusione dei lavori
18.30 Preghiera di ringraziamento per l’anno 2007
20.00 Cenone di fine d’anno
23.00 New Year’s Fest!
Martedì 1 gennaio 2008
11.15 “Omaggio a Maria, Madre di Dio”
12.00 S. Messa
13.00 pranzo
Per saperne di più:
- inter.html
lunedì 10 dicembre 2007
Proposte per l'ultimo

Quest'anno ci sono parecchie cose che bollono in pentola...
Ecco intanto una bella proposta della diocesi di Vicenza:
Vicenza - Ultimo dell'anno alternativo: Ultimo con gli ultimi, primo con il Primo
31/12/2007
Questo è lo slogan scelto per poporre ai giovani di vivere diversamente gli ultimi giorni dell'anno, in particolare il 31 dicembre.
Dietro questo slogan c'è un significato che chiarisce le motivazioni del nostro servizio.
L'ultimo con gli ultimi non è un giorno, ma una persona, Gesù. Uomo con gli uomini, povero con i poveri, servo con i servi. Ultimo con gli ultimi. Ed è per questo che è anche il Primo ad aver tracciato la strada per una nuova fraternità.
Speriamo di essere in molti ad accogliere questo invito, trasformando in un occasione di servizio e d'incontro il "rito dell'ultimo".
Ecco altre info (cliccare sull'immagine per ingrandire).
domenica 2 dicembre 2007
Parola di Vita di dicembre
Queste parole concludono un'ampia sezione della Lettera ai Romani, nella quale san Paolo ci presenta la vita cristiana come una vita di amore verso i nostri fratelli e sorelle. E' questo infatti il nuovo culto spirituale che il cristiano è chiamato ad offrire a Dio sotto la guida dello Spirito Santo , che per primo lo suscita nei cuori.
Riassumendo il contenuto di questa sezione, l'apostolo afferma che l'amore del prossimo ci fa attuare la volontà di Dio, contenuta nella Legge (cioè nei comandamenti), pienamente, perfettamente. L'amore verso i nostri fratelli e sorelle è il modo più bello, più autentico di dimostrare il nostro amore verso Dio.
"Pieno compimento della legge è l'amore"
Ma in che cosa consiste concretamente questa pienezza e perfezione? Lo si ricava dai versetti precedenti, nei quali l'apostolo ci descrive le varie espressioni e gli effetti di questo amore.
Innanzitutto il vero amore del prossimo non opera alcun male . Ci fa quindi vivere tutti i comandamenti di Dio, nessuno escluso, giacché il loro primo obiettivo è quello di farci evitare tutte le forme di male, verso noi stessi e verso i nostri fratelli e sorelle, in cui potremmo cadere.
Oltre a non fare alcun male, poi, questo amore ci spinge a compiere tutto il bene, di cui il prossimo ha bisogno .
Questa Parola ci spinge ad un amore solidale e sensibile alle necessità, aspettative, diritti legittimi dei nostri fratelli e sorelle; ad un amore rispettoso della dignità umana e cristiana; ad un amore puro, comprensivo, capace di condivisione, aperto a tutti, come ci ha insegnato Gesù.
Questo amore non è possibile senza essere disposti ad uscire dal nostro individualismo e dalla nostra autosufficienza. Perciò questa Parola ci aiuta a superare tutte quelle tendenze egoistiche (superbia, avarizia, lussuria, ambizione, vanità, ecc.), che portiamo dentro di noi e che ne costituiscono il principale ostacolo .
"Pieno compimento della legge è l'amore"
Come vivremo allora la Parola di vita in questo mese di Natale? Tenendo presenti le varie esigenze dell'amore del prossimo alle quali essa ci richiama.
In primo luogo eviteremo di fare il male al prossimo in tutte le sue forme. Porremo una costante attenzione ai comandamenti di Dio relativi alla nostra vocazione, alla nostra attività professionale, all'ambiente in cui viviamo. La prima condizione per attuare l'amore cristiano è quella di non andare mai contro i comandamenti di Dio.
Inoltre faremo attenzione a quello che costituisce l'anima, il movente, l'obiettivo di tutti i comandamenti. Ognuno di essi, come si è visto, vuole portarci ad un amore sempre più vigile, sempre più delicato e rispettoso, sempre più concreto verso i nostri fratelli.
Nello stesso tempo svilupperemo in noi lo spirito di distacco da noi stessi, il superamento dei nostri egoismi, che è conseguente all'attuare l'amore cristiano.
Così compiremo la volontà di Dio "pienamente"; Gli dimostreremo il nostro amore nel modo a Lui più gradito .
"Pieno compimento della legge è l'amore"
È stata un’esperienza di un avvocato che lavora presso il Ministero del Lavoro. "Un giorno - racconta - presento al proprietario di un’impresa la denuncia che gli operai non sono stati pagati secondo le normative vigenti. Dopo quattordici giorni d’incessante ricerca, trovo i documenti che testimoniano le irregolarità. Chiedo a Gesù la forza di essere fedele alle sue parole che mi vogliono nella verità e insieme strumento del suo amore.
Il proprietario, davanti alle prove, si difende dicendo che certe leggi gli sembrano ingiuste. Gli faccio notare che i nostri sbagli non possono essere giustificati dalle incoerenze degli altri. Dalla conversazione che ne segue capisco che ha le mie stesse esigenze di giustizia e uguaglianza, ma si era lasciato coinvolgere dall’ambiente.
Alla fine mi dice: 'Lei avrebbe potuto umiliarmi e schiacciarmi, ma non l’ha fatto. Per questo ho il dovere morale di ricominciare'. Lo attende però un impegno immediato e non c’è il tempo per stendere l’atto d’infrazione. Allora prende un foglio e lo firma in bianco e mi dà la prova che è subito disposto a cambiare".
Chiara Lubich
domenica 25 novembre 2007
Una piantina per Run4Unity
Sabato 10 maggio 2008
dalle ore 16.00 alle ore 17.00 in tutti i fusi orari
i Ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari
organizzano la 2° edizione della staffetta sportiva mondiale RUN4UNITY
lo sport per costruire insieme la pace
Dopo la prima edizione che ha visto la partecipazione
di oltre 100.000 ragazzi in 340 città di 89 nazioni
ragazzi di etnie, culture e religioni diverse tornano a correre uniti
attraversando i luoghi significativi del pianeta
per stendere simbolicamente sul mondo un arcobaleno di fraternità
A Roma 2000 ragazzi, con rappresentanze provenienti dai 5 continenti,
condurranno la trasmissione via Internet e via satellite
con collegamenti ed aggiornamenti in tempo reale della staffetta dai diversi Paesi del mondo
All’interno della manifestazione i ragazzi saranno protagonisti di
una Expo mondiale della fraternità con le centinaia di concretizzazioni
del progetto “ColoriAMO la città” da loro promosso a livello locale e mondiale
I ragazzi delle Isole Fiji nel Pacifico daranno il via alla manifestazione alle 16, ora locale. Alle 17, attraverso un collegamento via internet, passeranno il testimone al successivo fuso orario. Nell’arco di 24 ore la staffetta raggiungerà località di ogni latitudine dove interverranno personaggi del mondo dello sport, della cultura, autorità civili e religiose.
Le manifestazioni sportive attraverseranno luoghi simbolo di pace, passeranno vicino a confini di Paesi in guerra, scenderanno nei quartieri dove si vivono forti tensioni, correranno sulla linea dell’equatore come nelle grandi capitali: ovunque l’obiettivo è testimoniare l’impegno per costruire l’unità e la pace.
Run4unity 2008 sarà anche una Expo mondiale della fraternità attraverso le centinaia di concretizzazioni del progetto “ColoriAMO la città”. Questa iniziativa, lanciata dai Ragazzi per l’Unità nel 2005, mira a colorare con l’amore gli “angoli grigi” delle città: ospizi, orfanotrofi, quartieri abitati da immigrati da aiutare nell’integrazione, parchi pubblici da ripulire, accampamenti di baraccati o persone che vivono nell’emarginazione. Gruppi di ragazzi, in accordo con le istituzioni del territorio e collegati tra loro a livello mondiale attraverso un sito web (www.teens4unity.net), sono protagonisti di una cittadinanza attiva e promotori di un futuro di pace e unità tra i popoli.
La trasmissione via Internet e via satellite da Roma di Run4unity 2008 permetterà di seguire le fasi della staffetta in ogni località toccata dalla manifestazione dove i ragazzi, con espressioni artistiche, giochi ed esperienze di vita, testimonieranno che l’incontro di culture e religioni diverse non solo è possibile, ma è già realtà in molti punti della terra.
Run4unity 2008 si concluderà con una coreografia avente come simbolo la luce, espressione dell’amore che rischiara le piccole e grandi notti delle persone e del mondo.
I Ragazzi per l’unità sono gli adolescenti del Movimento dei Focolari. Appartenenti a popoli, culture e religioni diverse sono attualmente 150.000 presenti in 182 Paesi. Il loro obiettivo è vivere per costruire un mondo unito diffondendo la cultura della comunione tra i popoli, della pace e della fraternità. Per coinvolgere quanti più ragazzi possibile in tale progetto si impegnano a portare ovunque l’unità superando divisioni esistenti in famiglia, fra generazioni, nelle scuole ed in tutti gli ambienti nei quali vivono. Intraprendono anche varie attività a livello locale e mondiale come raccolte di fondi, tornei sportivi, concerti, azioni ecologiche, forum, marce per la pace.
giovedì 1 novembre 2007
Parola di Vita di Novembre
"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?" (Deut 4, 8)
Ora che sta per entrare nella terra promessa, Mosè rievoca l’esperienza vissuta. In modo particolare ricorda il dono più grande che insieme hanno ricevuto, la legge di Dio, riassunta nei Dieci Comandamenti, e invita tutti a metterla in pratica.
Mentre espone gli insegnamenti di Dio, Mosè rimane incantato da come Egli si è fatto vicino al suo popolo, si è preso cura di lui, gli ha insegnato norme di vita tanto sapienti, ed esclama:
"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?"
Dio ha inscritto la sua legge nel cuore di ogni persona ed ha parlato a tutti i popoli in modi diversi e in tempi diversi. Tutti gli uomini possono gioire dell’amore che Lui ha mostrato verso ognuno di loro. Ma non sempre è facile cogliere il disegno di Dio sull’umanità. Per questo Dio ha scelto un piccolo popolo, quello di Israele, per svelare più chiaramente il suo piano. Infine ha mandato il Figlio suo, Gesù, che ha rivelato in pienezza il volto di Dio manifestandolo Amore e condensando la sua legge nell’unico comando dell’amore verso Dio e verso il prossimo.
La grandezza di un popolo e di ogni uomo si esprime nell’aderire alla legge di Dio con il proprio personale "sì".
Adesione che non è una sovrastruttura artificiale, né tanto meno un’alienazione; non è rassegnarsi ad una sorte più o meno buona, e neppure subire una fatalità, quasi si pensasse: così è stabilito, così deve essere, è inevitabile.
No, è quanto di meglio si possa pensare per l’uomo. È cooperare a far emergere il grande disegno che Dio ha su di lui e sull’umanità intera: fare di essa una sola famiglia, unita dall’amore, e portarla a vivere la sua stessa vita divina.
Anche noi possiamo allora esclamare, come Mosè:
"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?"
Come vivere, durante il mese, questa Parola di vita?
Andando al cuore della legge divina che Gesù ha sintetizzato nell’unico precetto dell’amore.
E se passiamo in rassegna i Dieci Comandamenti donatici da Dio nell’Antico Testamento, possiamo costatare che amando veramente Dio e il prossimo, li osserviamo tutti e alla perfezione.
Non è forse vero che chi ama Dio non può ammettere altri dèi nel suo cuore?
Che chi ama Dio dice il Suo nome con sacralità e non invano?
Che chi ama è felice di poter dedicare almeno un giorno alla settimana a Colui che più ama?
Non è forse vero che chi ama ogni prossimo non può non amare i propri genitori? Non è evidente che chi ama gli altri non si mette nelle condizioni di derubarli, né di ucciderli, né di approfittarsi di loro per i propri piaceri egoistici, né di testimoniare il falso contro di loro?
Non è forse vero ancora che il suo cuore è già pieno e soddisfatto e non sente certo il desiderio dei beni e delle creature degli altri?
È così: chi ama non commette peccato, osserva tutta la legge di Dio.
Ne ho avuto esperienza varie volte nei miei viaggi a contatto con popoli ed etnie diverse. Ricordo soprattutto la forte impressione che mi ha lasciato il popolo Bangwa a Fontem, in Camerun, quando nel 2000 ha accolto in modo nuovo l’invito ad amare.
Durante la giornata, di tanto in tanto, domandiamoci se le nostre azioni sono informate dall’amore. Se è così la nostra vita non sarà vana, ma un contributo al compimento del disegno di Dio sull’umanità.
sabato 27 ottobre 2007
Tour Genverde
E' un'occasione da non perdere!
Ecco una breve recensione e qualche informazione pratica:
La coperta del mondo
È possibile comporre il dissidio fra terra e cielo?
Questo il fil rouge sotteso a La coperta del mondo, un musical che per brevi flashes, quasi per continue illuminazioni e con un linguaggio simbolico, riflette su alcuni momenti della spiritualità e della storia dei Focolari, anche attraverso il confronto dialettico fra fede e agnosticismo, non fine a se stesso, ma sempre teso ad individuare un punto di possibile incontro sul terreno dell’etica e della solidarietà.
Una storia, quella dei Focolari, narrata nel suo divenire, che da oltre 60 anni s’incastona nella storia di donne e uomini del nostro tempo (Luci e ombre), partendo da un accenno agli inizi: Chiara Lubich col primo gruppetto di ragazze (Paradiso di stelle). E quindi il rapido espandersi dell’ideale di una vita spesa nell’amore, sempre rinnovantesi, per il prossimo, con gruppi sempre più numerosi e sparsi ovunque (Gocce di fuoco). La necessità poi di dare visibilità a questo amore con opere e realizzazioni, con il contributo specifico dato a questo progetto da Pasquale Foresi (L’aquilone). Ed un’altra urgenza, quella di dialogare con tutti, incominciando per primi, facendo leva sulla fraternità, legge scritta nel cuore di ogni uomo e di ogni donna. (Comporsi insieme - La musica vola) e nella consapevolezza di voler vivere ed operare nel presente, nel qui ed ora (Nell’attimo che va). Da ciò l’aprirsi di nuovi spazi e il penetrare di questa spiritualità nella famiglia, nella cultura, nella politica, nell’arte, nella solidarietà: orizzonti già aperti dall’incontro con Igino Giordani, deputato, giornalista e scrittore (Lo specchio). Senza dimenticare le reazioni, ora infastidite ora ironiche di chi non comprende: (Resisterà?). Per giungere ad una sofferta certezza: ogni seme gettato deve morire per dare vita ad una nuova pianta (Il grido). Si impone così la figura di Maria, simbolo dell’unione inscindibile fra terra e cielo, un modello a cui guardare per farla rivivere, per essere anche noi come lei (Your image). Ed infine, il sogno, già realtà in atto, di un mondo più unito: un popolo dai mille colori che genera giorno dopo giorno una civiltà dell’amore, dove le diversità di religione e di convinzioni etiche non sono un ostacolo alla comprensione fra gli uomini (La coperta del mondo).
Questa in estrema sintesi la materia di cui è intessuta la nostra Coperta del mondo.
Bassano | ||||||||||||||
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martedì 23 ottobre 2007
Frammenti di Fraternità
Che cosa fanno i GMU italiani e non?
Ecco un bel mosaico di frammenti di fraternità da tutto il mondo.
domenica 21 ottobre 2007
Domenica 21
Il programma era semplice: passare un pomeriggio tutti insieme con attività all'aria aperta e poi partecipare alla telefonata internazionale che vedeva protagonisti i GMU di tutto il mondo.
Non era un semplice "parlarsi a distanza", per noi rappresentava un forte momento di condivisione delle esperienze della SMU.
Ma non solo!
Molti giovani vivono in aree povere o interessate da guerre: una telefonata è davvero un modo semplice e concreto per fargli sapere che siamo con loro (al di là degli aiuti economici).
Il messaggio di Chiara Lubich ha concluso idealmente questo "trovarsi per telefono", ma la vita continua!
Anzi ci siamo lasciati con le parole di Chiara:
"Siate uniti. E per arrivare a questo create Unità in ogni ambiente."
Un bell'impegno, vero?
Cominciamo a viverlo fin da subito, in ogni momento ed in ogni occasione!
Buona settimana.
P.S.
Chi non c'era oggi ha il diritto di sapere com'è andata!
Guardiamo allora qualche foto:
Innanzitutto ecco a voi il primo gioco: "Bandiera figurata"
Come si gioca?
Ci vuole un arbitro (2 per par condicio) imparziale (beh, si sono comportati bene, vero?).
E dopo che si fa?
Beh, ovvio! Si gioca a calcio!
Oltre alle squadre serve una "bella" tifoseria!
o
dopo essersi sufficientemente gelato (chi ha guardato)
siamo tutti andati -affamati o no- a riempire i nostri stomaci con ciò che di buono offriva "la casa":
dolci e biscotti o patatine e popcorn, tutti mischiati con una buona dose di bevande gassate.
Non servono giornatone con molte people: è più importante che ci diamo da fare nel nostro quotidiano, nella vita di tutti i giorni, quella popolata da colleghi/capi rompiscatole, insegnanti isteriche o professori "pallosi" e, magari, anche vendicativi; quella insomma delle piccole occasioni di amare.
Dopo qualche canto ecco...
il messaggio di Chiara.

Ci sentiamo presto.
Ciao!!!
sabato 20 ottobre 2007
Indicazioni stradali da Lety.
giovedì 18 ottobre 2007
Ultime news su domenica 21
-Scambio di esperienze fino alle 18.
-Collegamento telefonico mondiale con tutti i GMU.
-Messa insieme (la faremo intorno alle 19)
-Cena (una bella spaghettata tutti insieme).
Per la sala e la cena sarà chiesto un contributo di 3€.
lunedì 15 ottobre 2007
Domenica 21/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
Bisogna amare uno alla volta tutti quei prossimi che abbiamo accanto."
Sabato 20/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
Venerdì 19/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
Mercoledì 17/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
Martedì 16/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
domenica 14 ottobre 2007
Lunedì 15/10/2007
(mi raccomando! Da vivere bene!)
ma non mi rifiuterò di fare quel qualcosa che posso fare."
Vignaioli per l'unità
Questo è quello che ci eravamo proposti:
[L'idea:
...sporcarci le mani...
E quale modo migliore se non sistemare un vigneto???
Una giornata diversa per…
…stare insieme e divertirci…
…conoscere nuova gente…
…e soprattutto
MA
COM'E' ANDATA VERAMENTE???
L'idea:
...sporcarci le mani...
[Falso! Avevamo i guanti.]
E quale modo migliore se non sistemare un vigneto???
[Ok, ma non solo...]
Una giornata diversa per…
…stare insieme e divertirci…[c'è chi si diverte anche così...]
…conoscere nuova gente…[...tra una vigna e l'altra]
…e soprattutto
Ecco il resoconto della giornata:
-Arrivo alle 10 (in teoria...a parte chi "Segaperso"...forse ci voleva una "Google's map"!).
-Distribuzione degli strumenti di lavoro.
-Lavoro intenso dei VPU (vignaioli per l'unità).
[Beh...c'era chi lavorava, chi fotografava e lavorava e chi si metteva in posa per le foto...]
-Meritata pausa pranzo.
-Ripresa dei lavori e arrivo di altri GMU.
-Fine giornata: meritato rinfresco preparato per tutti i vignaioli.

[Non ci sono vigneti a portata!]
Abbiamo pensato di vivere ogni giorno una frase [controllate il blog ogni mattina!!!] che incarni un aspetto della vita dei GMU.
Vivere vuol dire mettere in pratica la frasetta in ogni momento della giornata.
Ci riusciremo?
A fine settimane ci racconteremo le nostre reciproche esperienze e vedremo se avremo centrato il nostro obiettivo.
Buonissima settimana!
I GMU di Vicenza
martedì 9 ottobre 2007
Arriva la Settimana Mondo Unito!!!
Settimana Mondo Unito 2007 (14-21 ottobre)
...
...una proposta ai giovani di tutto il mondo, alle istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche e private, a tutti per valorizzare le iniziative che promuovono l'Unità ad ogni livello...
...
...la settimana prossima i GMU del mondo si daranno da fare per lanciare all'opinione pubblica il messaggio che l'Unità è possibile...
...
Quest'anno noi GMU di Vicenza vogliamo metterci subito in gioco.
...
L'idea:
...sporcarci le mani...
E quale modo migliore se non sistemare un vigneto???
...
Una giornata diversa per…
…stare insieme e divertirci…
…conoscere nuova gente…
…e soprattutto
dare una mano alla famiglia impegnata in questo lavoro del tutto straordinario…
…
Vi aspettiamo numerosi!!!
…
Confermate la vostra preziosa presenza entro Giovedì sera a
cel. 3470409421
mail 61veloce@alice.it
…
A conclusione della Settimana Mondo Unito (domenica 21/10)
ci sarà un collegamento telefonico mondiale che coinvolgerà tutti i giovani che hanno partecipato alla SMU (noi di Vicenza ci troveremo insieme ai giovani di Padova per passare un pomeriggio in compagnia).
…Altre info utili…
Quando: domenica 14/10 dalle 10 alle 17 circa (pranzo offerto dalla famiglia).
Dove: Montebello, via Londra 11.
Indicazioni stradali:
-Da Vicenza (rotatoria del Pam/ dell’Albera/ di villaggio del Sole):
Per la cartina consigliamo google maps.
- Procedi in direzione ovest da SS46racc/Viale del Sole
- Continua a seguire la SS46racc
- Svolta leggermente a destra verso svincolo A4 per Milano
- Svolta a destra a A4
- Prendi l'uscita Montebello
- Svolta leggermente a sinistraSR11
- Svolta leggermente a sinistra in Località Fracanzana/SP18
- Svolta a destra a Viale Verona
- Svolta a sinistra a Via Londra
sabato 6 ottobre 2007
Parola di Vita di Ottobre
Sì, occorre parlare, a tutti, sempre!
Tante volte la Parola di vita ci invita a vivere, a essere l’amore. Ma occorre anche trasmettere ad altri la Parola, annunciarla, comunicarla, fino a coinvolgerli in una vita di donazione, di fraternità.
Sono state le ultime parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo…" .
Era questa la passione che spingeva Paolo a viaggiare per il mondo allora conosciuto e a rivolgersi a persone di culture e di fedi differenti: "Non è per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo!" .
Facendosi eco delle parole di Gesù e forte della sua stessa esperienza, Paolo raccomanda anche al suo fedele discepolo, Timoteo, e a ciascuno di noi:
"Annunzia la parola…"
Perché il parlare sia efficace occorre prima - quando è possibile - costruire un rapporto con le persone a cui ci si rivolge.
Anche quando non si può parlare con la bocca, lo si può sempre col cuore. A volte la parola può esprimersi solo in un silenzio rispettoso, con un sorriso, oppure nell’interessamento al mondo dell’altro, ai suoi interessi, ai suoi problemi, con un chiamare l’altro per nome, in modo che avverta che lui o lei è importante per noi. E lo è realmente: l’altro non ci è mai indifferente.
Queste parole senza rumore, se indovinate, non possono non aprire un varco nei cuori e spesso l’altro si interessa di me e mi domanda. Ecco allora il momento dell’annuncio. Non bisogna attendere, occorre parlare chiaramente, dire anche poche parole, ma parlare e comunicare il perché della nostra vita cristiana.
"Annunzia la parola…"
Come vivere questa Parola di vita e dire anche solo col nostro passaggio, il Vangelo? come donarlo a tutti?
Amando ognuno, senza distinzione.
Se saremo cristiani autentici, vivendo quanto il Vangelo insegna, le nostre non saranno parole vuote.
L’annuncio sarà ancora più luminoso se sapremo testimoniare il cuore del Vangelo, l’unità tra di noi, consapevoli che "da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" .
E' questo l’abito dei cristiani comuni che, uomini e donne, sposati o no, adulti e bambini, ammalati o sani possono indossare per testimoniare dovunque e sempre, con la propria vita, Colui nel quale credono, Colui che vogliono amare.