Ecco le nostre foto.
Dentro al palaghiaccio, tutti insieme:
A tutti facciamo di cuore gli auguri di"è proprio perché la Vergine Maria e suo figlio Gesù, venerati anche dall' islam, incarnano il miracolo della vita, che il Natale dovrebbe diventare una festa comune per onorare lo stesso Dio ed elevare il valore della sacralità della vita a fondamento della nostra umanità.
[...]
Anche per noi musulmani la figura di Gesù e quella di Maria sono importantissime e più volte ricordate dal Corano stesso. Quindi non vedo perché i bimbi musulmani non possano cantarle."
          In occasione della conclusione del Ramadan, la comunità islamica di Vicenza ha invitato alcune associazioni cristiane per una cena insieme. Per noi Giovani per un Mondo Unito è stata l'occasione per rafforzare il rapporto umano già iniziato con i due incontri multiculturali svoltisi a Montecchio negli anni scorsi.
araba. Serviti con grande cordialità, abbiamo gustato pietanze a base di cuscus, verdure, pollo, frittata, il tutto accompagnato da pane arabo e thè marocchino. Per concludere, un ricco buffet di dolci tipici.
Il senso di ospitalità è uno dei capisaldi della cultura islamica, offrire ospitalità viene prima della conoscenza della persona che si ha di fronte. Come siamo stati abituati in maniera differente noi! Si dà credito alle persone solo dopo che queste hanno dimostrato di meritarselo. E così, per via di tanti malintesi culturali, perché non si ha il coraggio di mettersi nei "panni degli altri", ecco che si ergono muri enormi, per paura del diverso, di quello che può portare nel nostro paese, di ciò che "pretende", mentre basterebbe conoscere un po' di più per capire che l'accoglienza è un valore fondamentale nella civiltà islamica, ma anche in quella cristiana. Solo che forse ce ne dimentichiamo ogni tanto.


«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati» (Mt 5,6)Questo è un estratto. Leggi la » Parola di Vita completa.Nel linguaggio comune la parola "giustizia" richiama il rispetto dei diritti umani, l'esigenza di uguaglianza, l'equa distribuzione delle risorse umane, gli organismi chiamati a fare rispettare le leggi. E' questa la giustizia di cui parla Gesù? [...] Anche, ma essa viene come conseguenza di una giustizia più ampia che implica l'armonia dei rapporti, la concordia, la pace. [...]
Quando Gesù invita a dare anche il mantello a chi chiede la tunica, o a fare due miglia a chi chiede di farne una con lui , indica un "di più", una "giustizia più grande", che supera quella della pratica legale, una giustizia che è espressione dell'amore.
Senza amore, rispetto per la persona, attenzione alle sue esigenze, i rapporti personali possono essere corretti, ma possono anche diventare burocratici, incapaci di dare risposte risolutive alle esigenze umane. Senza l'amore non ci sarà mai giustizia vera, condivisione di beni tra ricchi e poveri, attenzione alla singolarità di ogni uomo e donna e alla concreta situazione in cui essi si trovano. I beni non camminano da soli; sono i cuori che devono muoversi e far muovere i beni.[...]Come vivere questa Parola di vita?
Guardando il prossimo per quello che realmente è: non soltanto un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale uguaglianza davanti a tutti, ma come la viva immagine di Gesù.
Amarlo, anche se nemico, con lo stesso amore con cui lo ama il Padre, e per lui essere disposti al sacrificio, anche supremo: "Dare la vita per i propri fratelli" .
Vivendo con lui nella reciprocità del dono, nella condivisione di beni spirituali e materiali, così da diventare tutti una sola famiglia.
Allora il nostro anelito ad un mondo fraterno e giusto, così come Dio lo ha pensato, diventerà realtà. Lui stesso verrà a vivere in mezzo a noi e ci sazierà della sua presenza.