martedì 24 giugno 2008

Cena a S. Pietro di Rosà

  • Dove: parrocchia di S. Pietro di Rosà per sapere dove clicca qui
  • Quando: sabato 28 ore 21 circa
  • Chi: più siamo meglio è
  • Programma: cena alla sagra di S. Pietro e visita alla mostra sulla fraternità preparata dai Giovani per il Mondo Unito (GMU) del "Medio Brenta"
  • Info utili: ritrovo alle 20.30 al Pam (adiacente alla rotatoria di Villaggio del Sole) per mettersi d'accordo con le macchine

venerdì 20 giugno 2008

ROBERTO BENIGNI A PADOVA

Lunedì 23 Giugno 2008 - Ore 21
ROBERTO BENIGNI A PADOVA
Prato della Valle a Padova
Padova, in occasione delle festività antoniane, propone un evento di grande rilevanza culturale ospitando, nella cornice di Prato della Valle, il grande attore toscano Roberto Benigni. L'attore si esibirà in uno spettacolo inedito commentando un canto del "Paradiso" non ancora affrontato nelle sue performance precedenti.

L'ingresso è gratuito

mercoledì 11 giugno 2008

Emergenza Myanmar. La forza di andare avanti

Alcune notizie sugli interventi di ricostruzione. Azione Mondo Unito (AMU), Famiglie Nuove, Giovani per un Mondo Unito in rete per il sostegno alle popolazioni colpite dal ciclone. Attraverso i referenti locali è messa in moto la reciprocità

09/06/2008



A poco più di un mese dalla catastrofe che si è abbattuta sul Myanmar, col ciclone Nargis, tra il 2 e il 3 maggio scorso, una rete di aiuti si è messa in moto in tutto il mondo, e anche il Movimento dei Focolari, lavora in stretta collaborazione con la chiesa locale, per rispondere all’emergenza, e per garantire un aiuto nella ricostruzione. «Si sente la forza di andare avanti nonostante tutto» - ci scrivono dal Myanmar pochi giorni dopo - «e la vita riprende in mezzo a enormi difficoltà».
I nostri referenti locali ci spiegano nel dettaglio come sono organizzati gli aiuti:

A Yangoon e dintorni ci si fa carico di interventi di emergenza che vanno dalla depurazione dell’acqua alla distribuzione di alimenti, assistenza sanitaria, riparazione dei tetti.
Gli interventi per la ricostruzione vanno invece nella direzione del rifacimento di case e aiuti per riavviare attività economiche nel campo dell’agricoltura e della pesca. Secondo i bilanci diffusi dalle agenzie internazionali, risulta infatti che nelle zone colpite, per i prossimi due anni, i raccolti di riso saranno quasi azzerati.

Nella zona del Delta ci si fa carico di provvedere cibo – 2 pasti al giorno - per più di 1.000 rifugiati in campi provvisori; nei posti ancora isolati si fa arrivare il cibo con le barche; si cerca inoltre di provvedere acqua potabile, vestiario e medicinali; di prendersi cura dei bambini che hanno perso i genitori; chi può tornare al villaggio di origine è aiutato con una somma iniziale, per poter iniziare la ricostruzione della casa, prima che perda il diritto al terreno. Anche il sostegno psicologico e materiale di quanti non sanno dove andare è estremamente importante.

Un medico e 2 assistenti hanno visitato per una settimana oltre 200 persone al giorno. E’ stato comperato un generatore per dare la luce un paio di ore ogni sera.

Il movimento Giovani per un Mondo Unito è impegnato per far fronte alle necessità dell’emergenza, mentre il Movimento Umanità Nuova collabora con l'AMU, l'ONG del Movimento dei Focolari, che si occupa degli interventi di ricostruzione e di sostenere le necessità dei villaggi del Delta, dove già erano in corso dei progetti.

Azione per Famiglie Nuove continua a mandare gli aiuti alle famiglie dei 600 bambini del sostegno a distanza, mentre è in corso un’apposita raccolta fondi per riparare le loro abitazioni, alcune delle quali molto danneggiate.

Per maggiori informazioni si possono consultare i rispettivi siti:

Amu – www.amu-it.eu

Famiglie Nuove – www.famiglienuove.org

Giovani per un Mondo Unito – www.mondounito.net

giovedì 5 giugno 2008

Cena povera, pomeriggio ricco

Ciao a tutti!

Stiamo organizzando una festa per sabato pomeriggio/sera prossimo

e siete tutti invitati!

Avevamo pensato di trovarci per divertirci tra noi il pomeriggio

(con giochi e canti) e di continuare poi

con una "cena povera",

un modo per pensare anche in questo momento

a chi è meno fortunato di noi.

Se avete intenzione di partecipare sappiate che:

-la festa si terrà S. Caterina dei Tretti -sopra Schio e Poleo-

(vicino alla chiesa) dalle 16.30 alle 22.30 circa

-il costo totale della serata si aggirerà intorno ai 5€ (tutto compreso)

E cosa rimane da aggiungere?

Mi raccomando portate tanta voglia di divertirvi!

A presto.

martedì 3 giugno 2008

Parola di Vita di giugno 2008

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

Quando si ama si vorrebbe stare sempre con la persona amata. Questo è anche il desiderio di Dio, che è Amore. Ci ha creati perché potessimo incontrarlo e non avremo gioia piena fin quando non giungeremo all’intima unione con lui, il solo che può appagare il nostro cuore. Egli è sceso dal cielo per stare assieme a noi e per introdurci nella sua comunione.
Giovanni, nella sua lettera, parla di "dimorare" l’uno nell’altro, Dio in noi e noi in lui, ricordando l’esigenza più profonda manifestata da Gesù nell’ultima cena. "Rimanete in me e io in voi", aveva detto il Maestro, spiegando con l’allegoria della vite e dei tralci quanto sia forte e vitale il legame che ci unisce a lui.
Ma come raggiungere l’unione con Dio?
Giovanni non ha esitazioni, basta osservare i suoi comandamenti:

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

Sono tanti i comandamenti che occorre osservare per giungere a questa unità?
No, dal momento che Gesù li ha condensati in un solo comando. "Questo è il suo comandamento - ricorda Giovanni subito prima di enunciare la Parola di vita, quella scelta per questo mese -: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato."
Credere in Gesù ed amarci come lui ci ha amato: ecco l’unico precetto.
Se l’esistenza umana trova il suo compimento nella dimora di Dio tra noi, c’è un solo modo per essere pienamente noi stessi: amare! Giovanni ne è talmente convinto che continua a ripeterlo lungo tutta la lettera: "Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui"; "Se noi ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi...".
La tradizione racconta, al riguardo, che quando egli, ormai anziano, veniva interrogato sugli insegnamenti del Signore, ripeteva sempre le parole del comandamento nuovo. Se gli domandavano perché non parlasse di altro, rispondeva: "Perché è il comandamento del Signore! Se lo si pratica, questo basta."
Così è di ogni Parola di vita: conduce immancabilmente ad amare. Non può essere diversamente perché Dio è Amore e ogni sua Parola contiene l’amore, lo esprime e, se vissuta, trasforma in amore.

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

La Parola di questo mese ci invita a credere in Gesù, ad aderire con tutto il nostro essere alla sua Persona e al suo insegnamento. Credere che egli è l’amore di Dio - come ci insegna ancora Giovanni in questa lettera - e che per amore ha dato la vita per noi . Credere anche quando egli sembra lontano, quando non lo sentiamo, quando subentrano le difficoltà o arriva il dolore...
Forti di questa fede, sapremo vivere sul suo esempio e, obbedendo al suo comandamento, amarci come lui ha amato.
Amare anche quando l’altro non sembra più amabile, anche quando abbiamo l’impressione che il nostro amore sia inadeguato, inutile, non corrisposto. Facendo così ravviveremo i rapporti tra noi, sempre più sinceri, sempre più profondi, e la nostra unità attirerà la dimora di Dio tra noi.


"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

«Eravamo innamorati, mio marito e io, ed era così facile il rapporto tra noi i primi anni di matrimonio. In quest’ultimo periodo però lui è tanto stanco e stressato. In Giappone il lavoro pesa sulle spalle di un uomo come un macigno.
Una sera, tornato dal lavoro, si è messo a tavola per la cena. Ho fatto per sedermi accanto a lui, ma mi ha gridato di andarmene: "Non hai diritto di mangiare, perché non lavori!" Ho passato la notte a piangere, rimuginando di andare via di casa, di separarmi. Il giorno seguente mille pensieri hanno continuato ad assillarmi: "Ho sbagliato a sposarlo, non ce la faccio più a vivere con lui."
Nel pomeriggio ne ho parlato alle amiche con le quali condivido la mia vita cristiana. Mi hanno ascoltato con amore e dalla comunione con loro ho ritrovato la forza e il coraggio necessari per andare avanti. Sono riuscita a preparare ancora la cena a mio marito. Man mano che si avvicinava l’ora del suo rientro aumentava il timore: come reagirà oggi? Ma una voce dentro era come mi dicesse: "Accogli questo dolore, non mollare. Continua ad amare". Ed ecco lui appare sulla porta. Ha portato una torta per me. "Scusami - mi dice - per quanto è successo ieri."»


Chiara Lubich