mercoledì 30 aprile 2008

Parola di Vita di maggio

Maggio 2008


"Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà"


L’apostolo Paolo scrive ai cristiani della città di Corinto a lui particolarmente cari. Era vissuto tra loro per quasi due anni, tra il 50 e il 52. Vi aveva seminato la Parola di Dio, gettando le fondamenta della comunità cristiana, fino a generarla come un padre .
Pochi anni più tardi, quando torna a visitarli, alcuni screditano in pubblico la sua autorità di apostolo . È l’occasione per riaffermare la grandezza del suo ministero. Egli annuncia il Vangelo non di propria iniziativa, ma perché mosso da Dio. La Parola di Dio per lui non ha più alcun velo perché lo Spirito Santo gliel’ha fatta comprendere alla luce di quanto è avvenuto in Cristo Gesù. Per questo può viverla e annunciarla con piena libertà. Essa gli consente di entrare in comunione con il Signore, di venire trasformato in Lui, fino ad essere guidato dallo suo stesso Spirito di libertà.


"Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà"

Gesù Risorto, il Signore, continua, oggi come ai tempi di Paolo, ad agire nella storia, e in particolare nella comunità cristiana, attraverso il suo Spirito. Anche a noi dà di comprendere il Vangelo in tutta la sua novità e lo scrive nei nostri cuori in modo che sia la nostra legge di vita.
Non siamo guidati da leggi imposteci dal di fuori, non siamo schiavi costretti da ordinamenti di cui non siamo convinti e che non condividiamo. Il cristiano è mosso da un principio di vita interiore, che lo Spirito ha posto in lui con il battesimo, dalla sua voce, che ripete le parole di Gesù facendole comprendere in tutta la bellezza, espressione di vita e di gioia: le rende attuali, insegna come viverle e insieme infonde la forza per metterle in pratica.
È lo stesso Signore che, grazie allo Spirito Santo, viene a vivere e ad agire in noi, facendoci Vangelo vivo.
Essere guidati dal Signore, dal suo Spirito, dalla sua Parola: ecco la vera libertà! Coincide con la realizzazione più profonda del nostro io.



"Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà"

Ma si sa che, perché lo Spirito Santo agisca, occorre la piena disponibilità ad ascoltarlo, pronti a cambiare la nostra mentalità, se necessario, e poi aderire pienamente alla sua voce.
È facile lasciarsi rendere schiavi dalle pressioni esercitate dal costume e dal consenso sociale, che possono indurre a scelte sbagliate.
Per vivere la Parola di vita di questo mese è necessario imparare a dire un no deciso al negativo che affiora dal nostro cuore ogni volta che siamo tentati di assuefarci a modi di agire che non sono secondo il Vangelo; imparare a dire un convinto sì a Dio ogni volta che sentiamo che egli ci chiama a vivere nella verità e nell’amore.
Scopriremo il legame fra la croce e lo Spirito, come fra causa ed effetto. Ogni taglio, ogni potatura, ogni no al nostro egoismo è sorgente di luce nuova, di pace, di gioia, di amore, di libertà interiore, di realizzazione di sé; è porta aperta allo Spirito.
In questo tempo di Pentecoste Egli potrà elargirci con più abbondanza i suoi doni; potrà guidarci; saremo riconosciuti per veri figli di Dio.
Saremo sempre più liberi dal male, sempre più liberi di amare.


"Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà"

È la libertà che ha trovato un funzionario delle Nazioni unite, durante il suo ultimo incarico in uno dei Paesi dei Balcani. Le missioni che gli vengono affidate rappresentano un lavoro gratificante, sebbene estremamente impegnativo. Una grande difficoltà sono i prolungati momenti lontano dalla famiglia. Anche quando torna a casa è faticoso lasciare sulla porta il fardello del lavoro nel quale è coinvolto, e dedicarsi con animo libero ai bambini e alla moglie.
Improvvisamente il trasferimento in un’altra città, sempre nella stessa regione, ove è impensabile portare con sé la famiglia perché, nonostante gli accordi di pace appena firmati, le ostilità continuano. Cosa fare? Cosa vale di più, la carriera o la famiglia? Ne parla a lungo con la moglie, con la quale da tempo condivide una intensa vita cristiana. Chiedono luce allo Spirito Santo e insieme cercano la volontà di Dio per la loro famiglia. Infine la decisione: lasciare un lavoro così ambito. Decisione davvero insolita in quell’ambiente professionale. "La forza per questa scelta – racconta lui stesso – è stata frutto dell’amore reciproco con mia moglie, che non mi ha mai fatto pesare i disagi che le procuravo. Da parte mia, avevo cercato il bene della famiglia, al di là delle sicurezze economiche e della carriera e avevo trovato la libertà interiore".


Chiara Lubich

Run 4 Unity

Ecco le ultime news!

La "Run for Unity", staffetta mondiale che coinvolgerà i ragazzi di tutto il mondo, si fermerà anche a Padova!


La staffetta sarà una marcia che partirà dai padiglioni della Fiera (Civitas) e terminerà in Prato della Valle
passando per i luoghi significativi della città di Padova.

Programma:


Ore 15.00 RITROVO IN CIVITAS (PRESSO LA FIERA DI PADOVA)


Ore 16.00 INIZIA LA STAFFETTA!


Ore 17.00 ARRIVO PREVISTO IN PRATO DELLA VALLE


Ore 17.45 COLLEGAMENTO TELEFONICO CON I RAGAZZI PER L'UNITA' DI ANNECY (FRANCIA)


Ore 18.00 GIOCHI, COREOGRAFIE E TESTIMONIANZE DI FRATERNITA'


Ore 19.00 CONCLUSIONE

E' la nostra sfida!


Contribuire alla realizzazione del mondo unito
partendo da noi stessi.

Il 10 maggio raccoglieremo durante la manifestazione materiale scolastico a sostegno di un progetto di solidarietà per due asili di Belgrado e Skopje.


sabato 12 aprile 2008

Trigesimo di Chiara

Per ricordare Chiara nell'anniversario della sua partenza per il Paradiso, volevamo trovarci a Monte Berico lunedì prossimo alla messa delle 20.30.

Pensiamo sia un segno molto importante che si possa utilizzare la Chiesa dedicata a Maria e tanto cara alla nostra Diocesi.

Vi aspettiamo numerosi per ringraziare ancora una volta Chiara che, siamo certi, riempirà di grazie e di doni tutti noi.

Primo Maggio

“SI PUO’ VIVERE COSI’! PAROLE CHE CAMBIANO LA STORIA”



Manca poco meno di un mese all’appuntamento del Meeting del 1° Maggio a Loppiano che quest’anno vedrà alla regia … le migliaia di giovani partecipanti. Tra le novità di questa edizione, infatti, c’è una serie di workshop “work in progress” in cui sarà possibile scegliere tra scenografia, coreografia, musica e canzoni e costruire così in prima persona il momento centrale della giornata: il pomeriggio al Teatro all’aperto. E non solo: il programma della mattinata offre anche svariate possibilità di dialogo e confronto nei 3 forum di approfondimento e dibattito sui temi della libertà, del rapporto con la terra e l’ambiente che ci circonda, su vita personale e Vangelo.


PROGRAMMA DEL 1° MAGGIO 2008

Dalle 10.30 alle 12.30 in varie aree della cittadella.

3 FORUM di dialogo e confronto:
  • Cosa c’entra Gesù con me? Il Vangelo è vero?
  • Cosmo e microcosmo: alla scoperta del mondo che si vede e che non si vede.
  • Liberi. Ma come?

3 WORKSHOP: “work in progress”. Nelle equipe di scenografia, coreografia, musica e canzoni siamo tutti protagonisti e costruttori del momento centrale del meeting: il pomeriggio al Teatro all’aperto.


Dalle 14.30 alle 17.00 al Teatro all’aperto. POMERIGGIO INSIEME.

ALLA SCOPERTA DI UN IDEALE CHE HA CAMBIATO LA STORIA

Al centro, l’avventura di Chiara Lubich: leader dei giovani per un mondo unito che oggi ci guida dal Cielo a comporre in unità questo “pianeta arlecchino”. Esperienze, canzoni, coreografie… brani di fraternità universale! Musica e canzoni del Progetto Uno.


Anche quest'anno, noi Giovani Per un Mondo Unito di Vicenza, organizziamo un pullman per andare a Loppiano. Per chi non lo sapesse, Loppiano è una cittadella sulle colline della Val d'Arno (vicino ad Incisa) sorta su iniziativa di Chiara Lubich come testimonianza tangibile dell'ideale del Movimento dei Focolari, l'ideale dell'unità.
Circa 800 persone di ogni nazionalità vi risiedono stabilmente gestendo attività di artigianato locale, agro-alimentari e laboratori artistici. Nella giornata del 1 Maggio, giovani di tutta Italia si ritrovano in questa cittadina per testimoniare il loro desiderio di fraternità.
Invitiamo tutti i giovani di Vicenza a partecipare a questo evento!


Si partirà da Vicenza Ovest alle ore 6.30 (l'orario può subire variazioni a seconda delle fermate). Il pranzo sarà al sacco. Il costo totale della giornata (compreso il viaggio) sarà all'incirca di 15-20 Euro, a seconda del numero di prenotazioni.
Per prenotarsi contattare:

  • Nicole Celadon (3470409421) per il Basso Vicentino,
  • Mattia Collareda (3298921531) per l'Alto Vicentino .
Vi aspettiamo!!

domenica 6 aprile 2008

Run 4 Unity: un arcobaleno di pace e di unità intorno al mondo

Sabato 10 maggio 2008: i ragazzi per l'Unità correranno in tutto il mondo, con il passaggio del testimone da un fuso all’altro, per dire il loro impegno a costruire l'unità fra i popoli, sulla scia di Chiara.

I ragazzi per l'Unità, come noi giovani per un mondo unito, si impegnano a costruire e a diffondere la cultura della fraternità universale proprio come noi:
sono insomma i nostri fratelli più piccoli.



E’ questa la seconda edizione della staffetta sportiva mondiale:
i ragazzi correranno nei luoghi simbolo del pianeta, ai confini dei Paesi in guerra, nei quartieri dimenticati, lungo le vie delle più grandi metropoli, per stendere sul mondo un arcobaleno di fraternità.

  • In tutti i fusi orari dalle ore 16.00 alle ore 17.00, con il passaggio del testimone da un fuso all’altro. La staffetta culminerà con
  • ColoriAMO la città”: in diretta via satellite e via internet dalle ore 18 alle 19.30 da piazza Navona (Roma):

Appuntamento con Chiara: a colloquio con i ragazzi (interventi video), interviste ai primi testimoni del Movimento dei Focolari

Coreografie, storie, progetti: 2000 ragazzi provenienti dai 5 continenti a Roma, e oltre 100.000 in tutto il mondo, con aggiornamenti e collegamenti in diretta dalle staffette di ogni latitudine.

Verrà il momento in cui l’adulto compirà la sua corsa” - scriveva Chiara Lubich nel 1968 - “e il giovanetto, diventato adulto, correrà finché un altro ragazzo, gli si accosterà con la stessa bandiera. Finché tutti saranno veramente uno e il testamento di Gesù, sarà compiuto”.

40 anni fa Chiara così dava il via allo storico passaggio di bandiera dalla generazione che ha dato inizio al Movimento dei Focolari, alle nuove generazioni.

Run4Unity 2008, in cantiere da oltre un anno, è la prima grande manifestazione del Movimento dei Focolari dopo l’ultimo saluto a Chiara. All’unanimità, da diversi Paesi del mondo, dai ragazzi è arrivata la proposta di trasformare l’evento in un grazie a lei, in un rinnovato impegno, preso davanti al mondo, a portare avanti “il suo sogno più folle”: "Portare a Dio il mondo fra le braccia. Padre, che tutti siano uno".

Patrocini: Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, Ministero degli Esteri, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Regione Lazio.


In quest'edizione ci troveremo tutti a Padova: ragazzi e giovani di Vicenza, Padova e Rovigo insieme per dire alla città e alle istituzioni che il mondo unito può diventare una realtà se siamo pronti a metterci in gioco.
Ulteriori informazioni a breve, comunque a noi giovani era stato chiesto di dare una mano ai ragazzi nella preparazione e durante la manifestazione stessa.
Intanto tenetevi liberi per sabato 10/05/2008.

venerdì 4 aprile 2008

Parola di Vita di Aprile

"Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza"

"Infine in noi sarà effuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva". Così inizia il testo da cui è tratta la Parola di vita di questo mese. Il profeta Isaia, nella seconda metà dell’VIII secolo avanti Cristo, annuncia un futuro di speranza per l’umanità, quasi una nuova creazione, un nuovo "giardino", abitato da diritto e giustizia, capaci di generare pace e sicurezza.
Questa nuova èra di pace (shalom) sarà opera dello Spirito divino, forza di vita capace di rinnovare la creazione, e insieme sarà frutto del rispetto del patto tra Dio e il suo popolo e tra i componenti del popolo stesso, essendo inseparabili comunione con Dio e comunità degli uomini.

"Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza"

Le parole di Isaia richiamano la necessità di un impegno serio e responsabile nel seguire le norme comuni della convivenza civile che impediscono l’individualismo egoistico e il cieco arbitrio, favoriscono la coesistenza armoniosa e l’operosità finalizzata al bene comune.
Sarà possibile vivere secondo giustizia e praticare il diritto? Sì, a condizione di riconoscere in tutte le altre persone dei fratelli e delle sorelle e se vedremo l’umanità come una famiglia, nello spirito della fraternità universale.

E come vederla tale senza la presenza di un Padre per tutti? Egli ha già iscritto la fraternità universale, per così dire, nel DNA di ogni persona. La prima volontà di un padre è infatti che i figli si trattino da fratelli e sorelle, si vogliano bene, si amino.
Per questo il "Figlio" per eccellenza del Padre, il Fratello di ogni uomo, è venuto e ci ha lasciato come norma del vivere sociale l’amore vicendevole. È espressione dell’amore rispettare le regole della convivenza, compiere il proprio dovere.

L’amore è la norma ultima di ogni agire, quella che anima la vera giustizia e porta la pace. Le nazioni hanno bisogno di leggi sempre più adeguate alle necessità della vita sociale e internazionale, ma soprattutto hanno bisogno di uomini e donne che ordinino nel proprio intimo la carità. Quest’ordine è giustizia, e solo in quest’ordine le leggi hanno valore.

"Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza"

Come vivremo dunque la Parola di vita durante questo mese?
Impegnandosi di più ancora nei doveri professionali, nell’etica, nell’onestà, nella legalità.
Riconoscendo negli altri persone della stessa famiglia che attendono da noi attenzione, rispetto, vicinanza solidale.
Se a base della tua vita, nei tuoi rapporti con il prossimo, metterai la mutua e continua carità (che precede tutte le cose), quale più piena espressione del tuo amore verso Dio, allora la tua giustizia sarà proprio grata a Dio.

"Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza"

Un vigile urbano del Sud dell’Italia, per una scelta di condivisione con le persone più disagiate della città, ha deciso di risiedere con la famiglia in uno dei quartieri di nuova formazione: le strade sono sterrate, non c’è l’illuminazione pubblica, non esiste la rete idrica né quella fognaria, di servizi sociali e trasporto pubblico neanche a parlarne.

«Abbiamo cercato di creare con ciascuna famiglia e abitante del quartiere – racconta – un rapporto di conoscenza e di dialogo, tentando di ricucire lo strappo tra i cittadini e l’amministrazione pubblica. Pian piano i circa tremila abitanti del quartiere sono diventati soggetti attivi nel rapporto con le istituzioni pubbliche attraverso un comitato creato appositamente.
Si è giunti ad ottenere dall’amministrazione regionale lo stanziamento pubblico di una forte somma per il risanamento del quartiere, diventato ora un quartiere-pilota, che ha dato vita ad attività formative per i rappresentanti di tutti i comitati di quartiere della città».

Chiara Lubich

mercoledì 2 aprile 2008

Natalia Dallapiccola ha raggiunto Chiara in Paradiso

"Natalia Dallapiccola, la prima che ha seguito Chiara, ha concluso il suo viaggio terreno.
E’ venuta a mancare ieri sera a Rocca di Papa. Aveva 83 anni. Ha avuto un ruolo determinante per la diffusione dell’ideale dell’unità nell’Est europeo e nel dialogo interreligioso. I funerali il 3 aprile, ore 15, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo."

02/04/2008 Dal sito: www.focolare.org




“Nella vita e nella morte, io sono sempre con te”. L’aveva promesso a Chiara Lubich e così si è attuato. Natalia Dallapiccola, la prima che ha seguito Chiara in terra nel 1943, è stata la prima a raggiungerla, a distanza di pochi giorni, nell’Al di Là. Aveva 83 anni. E’ deceduta ieri sera, nella sua casa a Rocca di Papa poco dopo le 21, in seguito a disturbi cardiaci e polmonari, attorniata da Graziella De Luca, Valeria Ronchetti, Vittoria Salizzoni, Doriana Zamboni, le prime compagne degli inizi, con cui viveva. Natalia è stata “presente” sino alla fine.

Poche ore prime della “partenza” aveva meditato su una pagina di Chiara, che aveva modellato la sua vita: “Ho una sola madre sulla terra, Maria Desolata… nel suo stabat, il mio stare, nel suo stabat, il mio andare…”. A chi gliel’ha letta, la sua piena adesione e gratitudine: “Sì, era proprio quello che volevo”.

Natalia Dallapiccola era nata in un paesino sui monti trentini, Fornace, il 27 giugno 1924. Incontra Chiara a Trento, dove vive con la famiglia, nel giugno 1943. Sta attraversando una crisi profonda in seguito alla morte del padre e all’infuriare della guerra. Deve interrompere gli studi e lavorare per aiutare la famiglia. “Pian piano la musica, la natura, le amicizie perdevano il loro valore. Mi sono trovata in un buio profondo, sino a credere che l’amore in terra non esistesse”.

Chiara la colpisce per l’armonia esteriore e interiore e per le sue parole con cui comunica la sua grande scoperta, “Dio è amore”: “…Ma se l’amore è la cosa più che bella che esiste sulla terra, che cosa sarà Dio che l’ha creato?”. Dirà lei stessa: “Mi sentivo portare su, su, in Dio. Vedevo tutta la vita passata con le sue circostanze gioiose e dolorose, come legate dal filo d’oro del suo amore; e nell’anima la certezza che Dio mi amava immensamente. Questo immenso e personale amore di Dio aveva capovolto la mia vita”.

Natalia è con Chiara nel primo focolare di Trento, in piazza Cappuccini. Poi la segue a Roma.

Nell’Est europeo - Avrà un ruolo determinante, nel 1959, nella fondazione del focolare di Berlino Ovest. Sarà parte del primo gruppo che varca il muro, nel 1962, insieme a focolarine e focolarini medici chiamati dal vescovo di Lipsia a prestare la loro opera nell’ospedale cattolico della città, carente di personale sanitario per le fughe in occidente. Il suo segreto era la fedeltà alla scelta di rivivere Maria Desolata, nel suo “stabat” ai piedi della croce nel momento in cui Gesù lancia al Padre il grido di abbandono. Riconosceva ed amava il suo volto che si presentava ad ogni passo. Natalia era di sostegno a chi condivideva con lei l’impegno a costruire l'unità in ogni ambiente. Un fatto che sconcertava e si rivelava "contagioso". Ha sorpreso trovarlo documentato nei rapporti della Stasi, la polizia segreta tedesca: si parla del “programma del Movimento ‘Fucolar’ di creare “una forte unità religiosa nonostante le opinioni nazionali diverse”. Era una corrente d'amore che passava da persona a persona.

Dialogo interreligioso - Dal 1976 è al Centro del Movimento. Ha la salute seriamente compromessa. Nel 1977 non può seguire Chiara a Londra, dove è invitata a ricevere il premio Templeton per il progresso della religione. Per il sorprendente interesse mostrato al racconto dell’esperienza spirituale della fondatrice dei Focolari da parte dei rappresentanti delle varie religioni presenti nella Guildhall, quell’evento segnerà il momento fondante del dialogo interreligioso che si aprirà nel Movimento.

Da Londra Chiara le telefona, affidando a lei questa nuova pagina con una consegna: “Amali!”. E’ ciò che ha fatto in tutte le occasioni, come alle assemblee generali della Conferenza mondiale delle Religioni per la Pace (WCRP), in cui rappresentava Chiara. Sono rapporti profondi che costruisce con vari leader del mondo ebraico, musulmano, induista, buddista ecc. Natalia prepara così gli sviluppi che nasceranno dal loro incontro con Chiara.

Formazione spirituale - Sin dall’inizio per la particolare profondità con cui vive la spiritualità dell’unità, svolge un compito importante per la formazione spirituale dei membri del Movimento. Chiara aveva soprannominato Natalia, “Anzolon” (in dialetto trentino significa “angelo”), per l’amore sempre vivo in lei verso tutti, vissuto con la radicalità degli inizi.