domenica 25 novembre 2007

Una piantina per Run4Unity

Domenica 2 Dicembre, assieme ai ragazzi per l'unità, venderemo delle piantine all'uscita di alcune messe per finanziare un loro progetto: RUN4UNITY, una staffetta sportiva mondiale per la pace che si terrà Sabato 10 Maggio 2008. Pubblichiamo qui il comunicato stampa ufficiale che spiega il senso di questa loro iniziativa.


RAGAZZI PER L’UNITA’





Sabato 10 maggio 2008

dalle ore 16.00 alle ore 17.00 in tutti i fusi orari

i Ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari

organizzano la 2° edizione della staffetta sportiva mondiale RUN4UNITY

lo sport per costruire insieme la pace

Dopo la prima edizione che ha visto la partecipazione

di oltre 100.000 ragazzi in 340 città di 89 nazioni

ragazzi di etnie, culture e religioni diverse tornano a correre uniti

attraversando i luoghi significativi del pianeta

per stendere simbolicamente sul mondo un arcobaleno di fraternità

A Roma 2000 ragazzi, con rappresentanze provenienti dai 5 continenti,

condurranno la trasmissione via Internet e via satellite

con collegamenti ed aggiornamenti in tempo reale della staffetta dai diversi Paesi del mondo

All’interno della manifestazione i ragazzi saranno protagonisti di

una Expo mondiale della fraternità con le centinaia di concretizzazioni

del progetto “ColoriAMO la città” da loro promosso a livello locale e mondiale

I ragazzi delle Isole Fiji nel Pacifico daranno il via alla manifestazione alle 16, ora locale. Alle 17, attraverso un collegamento via internet, passeranno il testimone al successivo fuso orario. Nell’arco di 24 ore la staffetta raggiungerà località di ogni latitudine dove interverranno personaggi del mondo dello sport, della cultura, autorità civili e religiose.

Le manifestazioni sportive attraverseranno luoghi simbolo di pace, passeranno vicino a confini di Paesi in guerra, scenderanno nei quartieri dove si vivono forti tensioni, correranno sulla linea dell’equatore come nelle grandi capitali: ovunque l’obiettivo è testimoniare l’impegno per costruire l’unità e la pace.

Run4unity 2008 sarà anche una Expo mondiale della fraternità attraverso le centinaia di concretizzazioni del progetto “ColoriAMO la città”. Questa iniziativa, lanciata dai Ragazzi per l’Unità nel 2005, mira a colorare con l’amore gli “angoli grigi” delle città: ospizi, orfanotrofi, quartieri abitati da immigrati da aiutare nell’integrazione, parchi pubblici da ripulire, accampamenti di baraccati o persone che vivono nell’emarginazione. Gruppi di ragazzi, in accordo con le istituzioni del territorio e collegati tra loro a livello mondiale attraverso un sito web (www.teens4unity.net), sono protagonisti di una cittadinanza attiva e promotori di un futuro di pace e unità tra i popoli.

La trasmissione via Internet e via satellite da Roma di Run4unity 2008 permetterà di seguire le fasi della staffetta in ogni località toccata dalla manifestazione dove i ragazzi, con espressioni artistiche, giochi ed esperienze di vita, testimonieranno che l’incontro di culture e religioni diverse non solo è possibile, ma è già realtà in molti punti della terra.

Run4unity 2008 si concluderà con una coreografia avente come simbolo la luce, espressione dell’amore che rischiara le piccole e grandi notti delle persone e del mondo.

I Ragazzi per l’unità sono gli adolescenti del Movimento dei Focolari. Appartenenti a popoli, culture e religioni diverse sono attualmente 150.000 presenti in 182 Paesi. Il loro obiettivo è vivere per costruire un mondo unito diffondendo la cultura della comunione tra i popoli, della pace e della fraternità. Per coinvolgere quanti più ragazzi possibile in tale progetto si impegnano a portare ovunque l’unità superando divisioni esistenti in famiglia, fra generazioni, nelle scuole ed in tutti gli ambienti nei quali vivono. Intraprendono anche varie attività a livello locale e mondiale come raccolte di fondi, tornei sportivi, concerti, azioni ecologiche, forum, marce per la pace.

giovedì 1 novembre 2007

Parola di Vita di Novembre

"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?" (Deut 4, 8)

Il cammino di quarant’anni nel deserto è stato, per il popolo di Israele, un tempo di prova e di grazia. Dio gli ha purificato il cuore e gli ha mostrato il suo immenso amore.

Ora che sta per entrare nella terra promessa, Mosè rievoca l’esperienza vissuta. In modo particolare ricorda il dono più grande che insieme hanno ricevuto, la legge di Dio, riassunta nei Dieci Comandamenti, e invita tutti a metterla in pratica.
Mentre espone gli insegnamenti di Dio, Mosè rimane incantato da come Egli si è fatto vicino al suo popolo, si è preso cura di lui, gli ha insegnato norme di vita tanto sapienti, ed esclama:

"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?"

Dio ha inscritto la sua legge nel cuore di ogni persona ed ha parlato a tutti i popoli in modi diversi e in tempi diversi. Tutti gli uomini possono gioire dell’amore che Lui ha mostrato verso ognuno di loro. Ma non sempre è facile cogliere il disegno di Dio sull’umanità. Per questo Dio ha scelto un piccolo popolo, quello di Israele, per svelare più chiaramente il suo piano. Infine ha mandato il Figlio suo, Gesù, che ha rivelato in pienezza il volto di Dio manifestandolo Amore e condensando la sua legge nell’unico comando dell’amore verso Dio e verso il prossimo.
La grandezza di un popolo e di ogni uomo si esprime nell’aderire alla legge di Dio con il proprio personale "sì".
Adesione che non è una sovrastruttura artificiale, né tanto meno un’alienazione; non è rassegnarsi ad una sorte più o meno buona, e neppure subire una fatalità, quasi si pensasse: così è stabilito, così deve essere, è inevitabile.
No, è quanto di meglio si possa pensare per l’uomo. È cooperare a far emergere il grande disegno che Dio ha su di lui e sull’umanità intera: fare di essa una sola famiglia, unita dall’amore, e portarla a vivere la sua stessa vita divina.

Anche noi possiamo allora esclamare, come Mosè:

"Qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione…?"

Come vivere, durante il mese, questa Parola di vita?
Andando al cuore della legge divina che Gesù ha sintetizzato nell’unico precetto dell’amore.
E se passiamo in rassegna i Dieci Comandamenti donatici da Dio nell’Antico Testamento, possiamo costatare che amando veramente Dio e il prossimo, li osserviamo tutti e alla perfezione.
Non è forse vero che chi ama Dio non può ammettere altri dèi nel suo cuore?
Che chi ama Dio dice il Suo nome con sacralità e non invano?
Che chi ama è felice di poter dedicare almeno un giorno alla settimana a Colui che più ama?
Non è forse vero che chi ama ogni prossimo non può non amare i propri genitori? Non è evidente che chi ama gli altri non si mette nelle condizioni di derubarli, né di ucciderli, né di approfittarsi di loro per i propri piaceri egoistici, né di testimoniare il falso contro di loro?
Non è forse vero ancora che il suo cuore è già pieno e soddisfatto e non sente certo il desiderio dei beni e delle creature degli altri?
È così: chi ama non commette peccato, osserva tutta la legge di Dio.
Ne ho avuto esperienza varie volte nei miei viaggi a contatto con popoli ed etnie diverse. Ricordo soprattutto la forte impressione che mi ha lasciato il popolo Bangwa a Fontem, in Camerun, quando nel 2000 ha accolto in modo nuovo l’invito ad amare.
Durante la giornata, di tanto in tanto, domandiamoci se le nostre azioni sono informate dall’amore. Se è così la nostra vita non sarà vana, ma un contributo al compimento del disegno di Dio sull’umanità.

Chiara Lubich