venerdì 28 settembre 2007

GenRosso a Vicenza

Ecco un po' di foto della serata passata al concerto del Genrosso domenica 23/09 alla conclusione della giornata di apertura del secondo anno di Sinodo.

Don Andrea Guglielmi presenta la serata...
...e la festa inizia!

martedì 25 settembre 2007

Ritrovo Comeet

Pubblico una mail di Sara Musumeci.. Per chi è venuto a Comeet è un'ottima occasione di rivedere i compagni di avventura!!

Ciao gente!!!!!!!!!
Come state?? Già riimmersi nella frenesia dell'anno che inizia?
Abbiamo lasciato passare fin tropo tempo prima di rivederci, quindi SABATO 6 Ottobre non potete mancare!!!!! Pensavamo ad una cena-ripatriata con Padova, Vicenza, Rovigo e dintorni vari (siete tutti invitati!!).....
Ci troviamo alla sede degli Amissi del Piovego, che hanno messo a disposizione la loro "casetta nell'acqua" in Via S Massimo 137. Ci vediamo lì per le 19.30.
Portate pure:
a.. amici!
b.. foto e video del campo per farci quattro risate
c.. e qualcosa da mangiare! facciamo che ognuni porta qualcosa,ok? ..tipo: torte salate, tramezzini, patatine, primi,secondi, affettati, dolci e dolcetti, frutta bibite varie...SLURP! insomma date sfogo alla fantasia!
...e per evitare che arriviate tutti con un salame =) fateci sapere cosa portate! Magari entro un paio di giorni prima della festa, date conferma a me per dirmi se venite e che cosa portate. Questa è la mia mail: sara.musumeci@libero.it , ma dopo le cinque del pomeriggio potete tranquillamente chiamarmi o a casa o al cellulare (049851273 - 3400647639).
Allora a pretissimo!!
Buona settimana!

Sara

PS: Ecco il link con una mappa per la sede degli Amissi (Casetta dell'Acqua - Via S.Massimo 137)

martedì 11 settembre 2007

...La Parola ai Giovani...

Vogliamo qui pubblicare il volantino di presentazione della giornata di inizio del II Anno di Sinodo dei Giovani (clicca sopra per ingrandire)

La sera ci sarà il concerto del Gen Rosso.. Siete tutti invitati!!

domenica 9 settembre 2007

Parola di Vita di Settembre

In questo mese di Settembre stiamo vivendo questa Parola di Vita:

"Tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza" (1 Tim 6, 11).

Come fare a vivere tutte queste virtù nel nostro quotidiano?
Forse potrà sembrare difficile attuarle una per una. Perché allora non vivere il presente con la radicalità dell’amore? Se uno vive il presente nella volontà di Dio, Dio vive in lui e se Dio è in lui, in lui è la carità.
Chi vive il presente, secondo le circostanze, è paziente, è perseverante, è mite, è povero di tutto, è puro, è misericordioso perché ha l’amore nella sua espressione più alta e genuina; ama veramente Dio con tutto il cuore, tutta l’anima, tutte le forze; è illuminato interiormente, è guidato dallo Spirito Santo e quindi non giudica, non pensa male, ama il prossimo come se stesso, ha la forza della pazzia evangelica di "porgere l’altra guancia", di "andare per due miglia…" .

"Tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza".

L’esortazione è rivolta a Timoteo, fedele collaboratore di Paolo, suo compagno di viaggio e amico, confidente fino a diventare come un figlio. "Tu, uomo di Dio - gli scrive l’apostolo dopo aver denunciato orgoglio, invidie, litigi, attaccamento al denaro - fuggi queste cose", e lo invita a tendere ad una vita dove risplendono le virtù umane e cristiane.
In queste parole riecheggia l’impegno assunto al momento del battesimo di rinunciare al male ("fuggi") e di aderire al bene ("tendi"). Dallo Spirito Santo viene la radicale trasformazione e la capacità e la forza per attuare l’esortazione di Paolo:

"Tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza".

L’esperienza vissuta col primo gruppo di ragazze che a Trento nel 1944 diede vita al focolare, lascia intuire come si può vivere la Parola di vita, soprattutto la carità, la pazienza, la mitezza.
Specie agli inizi non era sempre facile vivere la radicalità dell’amore. Anche fra noi, sui nostri rapporti, poteva posarsi della polvere, e l’unità poteva illanguidire. Ciò accadeva, ad esempio, quando ci si accorgeva dei difetti, delle imperfezioni degli altri e li si giudicava, per cui la corrente d’amore scambievole si raffreddava.
Per reagire a questa situazione abbiamo pensato un giorno di stringere un patto fra noi e lo abbiamo chiamato "patto di misericordia".
Si decise di vedere ogni mattina il prossimo che incontravamo - in focolare, a scuola, al lavoro, ecc. -, nuovo, nuovissimo, non ricordandoci affatto dei suoi difetti, ma tutto coprendo con l’amore. Era avvicinare tutti con questa amnistia completa nel nostro cuore, con questo perdono universale.
Era un impegno forte, preso da tutte noi insieme, che aiutava a essere il più possibile sempre prime nell’amore, a imitazione di Dio misericordioso, il quale perdona e dimentica.