domenica 23 marzo 2008

Buona Pasqua


Buona Pasqua!


Che Gesù Risorto illumini il nostro cammino

e ci faccia essere uno

ora più che mai!

venerdì 21 marzo 2008

Tutto vince l'Amore




Da "A Sua immagine" di sabato 15/03/2008

STRAVICENZA

Ciao a tutti.

Purtroppo i fatti di queste due settimane non hanno permesso aggiornamenti tempestivi del blog, ma ecco che arriva qualcosina sulla STRAVICENZA, iniziativa sportiva alla quale abbiamo partecipato come "servizio d'ordine".

L'attività che ci avevano chiesto di curare era semplice: distribuire (centinaia e centinaia di) magliette ai bambini che frequentano le scuole elementari di Vicenza.


Ecco un po' di impressioni:


E' stato davvero bellissimo...eravamo tutti lanciatissimi!! Non credevo sarebbe venuta fuori così bene."


"E' stato un bellissimo momento per farci conoscere, ma soprattutto per condividere il nostro amore con gli altri."


"Quello che mi ha colpito è stato proprio il mettersi a servizio... la cosa è riuscita perché c'era amore fra di noi e verso gli altri."


"Dal mio punto di vista...mi sono fatto prendere, cosa che non credevo...animati dallo spirito dell'Ideale donatoci da Chiara abbiamo fatto due servizi. Il secondo (consegnare magliette e pacco gara) veramente bello...un'esperienza che per me è stata oro arrivata al momento giusto."




venerdì 14 marzo 2008

Grazie Chiara!



"Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato."
(Gv 17,21)



“Ho appreso con profonda emozione la notizia della morte di Chiara, sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato”. Così inizia il telegramma a firma di Papa Benedetto XVI giunto questa mattina. “In quest’ora di doloroso distacco”, il Santo Padre assicura la sua spirituale vicinanza “con affetto”, “ai familiari e all’intera Opera di Maria-Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine, come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli”.


Il Papa ringrazia il Signore “per la testimonianza della sua esistenza spesa nell’ascolto dei bisogni dell’uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa”.

Benedetto XVI esprime l’auspicio che “quanti l’hanno conosciuta e incontrata, ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario, ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma”.

Il Papa conclude invocando “la materna intercessione di Maria” e impartendo “a tutti” la sua benedizione apostolica.

L’ultimo saluto a Chiara Lubich avrà luogo martedì 18 marzo alle ore 15 nella Basilica romana di San Paolo Fuori le Mura.

La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Sarà trasmessa in diretta via internet e via satellite.

Per tutta la mattina c’è stato un continuo flusso di visite nella sua abitazione. La camera ardente sarà allestita questo pomeriggio, a partire dalle ore 16 sino a martedì alle ore 11, presso il Centro internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (via Frascati 306).

Sarà sepolta nella Cappella del Centro Internazionale del Movimento a Rocca di Papa.

A Trento il sindaco Alberto Pacher ha proclamato il lutto cittadino.

giovedì 13 marzo 2008

Salute di Chiara Lubich

Ciao a tutti,
come molti di voi già sanno Chiara Lubich,
fondatrice del movimento dei Focolari,
sta vivendo un periodo veramente difficile
a causa delle precarie condizioni di salute.


E' arrivata oggi la notizia che,
dopo l'aggravamento delle sue condizioni di salute
(era da qualche tempo ricoverata all'ospedale Gemelli di Roma),
Chiara ha chiesto ed ottenuto di tornare a casa.

Vi riporto la notizia.

Da giorni Chiara Lubich aveva espresso il desiderio di “tornare a casa”. Ieri sera è stata presa questa decisione. Dal Policlinico Gemelli dove era ricoverata per una insufficienza respiratoria che poi si è rivelata grave, è rientrata nella sua abitazione a Rocca di Papa.

Come ha dichiarato il prof. Salvatore Valente, titolare della cattedra di Pneumologia del Policlinico Universitario: “Per suo espresso desiderio Chiara Lubich è stata portata a casa”. E assicura: “Continua a ricevere tutti i supporti farmacologici e ventilatori necessari. Purtroppo – aggiunge - allo stato attuale non si rileva alcuna risposta al trattamento applicato”.

Sino a ieri pomeriggio Chiara è stata informata dalla sua segretaria personale, Eli Folonari, della corrispondenza arrivata. Questa mattina ha voluto salutare i e le focolarine che con lei hanno dato inizio al Movimento. Chiara continua a ispirare grande serenità. Due giorni or sono ha confidato di aver avvertito la presenza spirituale di Maria. Chiara ha vissuto tutta la vita in profonda comunione con lei. L’Opera da lei fondata infatti porta il nome di Opera di Maria, il nome con cui è stato approvato dalla Chiesa il Movimento dei Focolari.

Questi momenti sono accompagnati dall’intensa comunione e continua preghiera di tutto il movimento nel mondo. Si associano anche Andrea Riccardi e Salvatore Martinez che assicurano preghiere della Comunità di Sant’Egidio e del Rinnovamento nello Spirito.

A chi volesse un aggiornamento sulla salute di Chiara consiglio di tenere d'occhio il sito ufficiale del movimento dei Focolari (http://www.focolare.org).

Nel frattempo "teniamoci in contatto diretto" -tra noi e con Dio- con la preghiera
e cerchiamo di vivere al meglio queste giornate per lei.


martedì 4 marzo 2008

Parola di Vita

Marzo 2008


"Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera".

Ecco una meravigliosa parola di Gesù che ogni cristiano può, in certo modo, ripetere per se stesso e che, se praticata, è in grado di condurlo assai lontano nel Santo Viaggio della vita.


Gesù, seduto presso il pozzo di Giacobbe, in Samaria, sta concludendo il suo colloquio con la Samaritana. I discepoli, tornati dalla vicina città, dove sono andati a fare provviste, si meravigliano che il Maestro stia parlando con una donna, ma nessuno gli chiede perché lo faccia e, partita la Samaritana, lo sollecitano a mangiare. Gesù intuisce i loro pensieri e spiega loro ciò che lo muove, rispondendo: "Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete". I discepoli non capiscono: pensano al cibo materiale e si domandano l’un l’altro se qualcuno, durante la loro assenza, ne abbia portato al Maestro. Gesù allora dice apertamente:

"Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera".

Di cibo si ha bisogno ogni giorno per mantenersi in vita. Gesù non lo nega. E qui parla proprio di cibo, quindi della sua naturale necessità, ma lo fa per affermare l’esistenza e l’esigenza di un altro cibo, di un cibo più importante, di cui Egli non può fare a meno.
Gesù è disceso dal Cielo per fare la volontà di Colui che lo ha mandato e compiere la sua opera. Non ha pensieri e progetti suoi ma quelli del Padre suo, le parole che dice e le opere che compie sono quelle del Padre; non fa la propria volontà ma quella di Colui che lo ha mandato. Questa è la vita di Gesù. Attuare ciò sazia la sua fame. Così facendo, si nutre.
La piena adesione alla volontà del Padre caratterizza tutta la sua vita, fino alla morte di croce, dove porterà veramente a termine l’opera che il Padre gli ha affidato.

"Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera".

Gesù considera suo cibo fare la volontà del Padre, perché, attuandola, "assimilandola", "mangiandola", identificandosi con essa, da essa riceve la Vita.
E qual è la volontà del Padre, l’opera sua, che Gesù deve portare a compimento? E’ dare all’uomo la salvezza, dargli la Vita che non muore.
E un germe di questa Vita, Gesù, poco prima, col suo colloquio e col suo amore l’ha comunicato alla Samaritana. Presto, infatti, i discepoli vedranno questa Vita germogliare ed estendersi perché la Samaritana comunicherà la ricchezza scoperta e ricevuta ad altri samaritani: "Venite a vedere un uomo... che sia il Messia?"
E Gesù, parlando alla Samaritana, svela il piano di Dio che è Padre: che tutti gli uomini ricevano il dono della sua vita. E’ questa l’opera che a Gesù urge di compiere, per affidarla poi ai suoi discepoli, alla Chiesa.

"Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera".

Possiamo vivere anche noi questa Parola così tipica di Gesù, sì da riflettere in modo tutto particolare il suo essere, la sua missione, il suo zelo?
Certamente! Occorrerà vivere anche noi il nostro essere figli del Padre per la Vita che Cristo ci ha comunicato, e nutrire così la nostra vita della sua volontà.
Lo possiamo fare adempiendo momento per momento ciò che Lui vuole da noi, compiendolo in modo perfetto, come non avessimo altro da fare. Dio, infatti, non vuole di più.
Cibiamoci allora di ciò che Dio vuole da noi attimo dopo attimo e sperimenteremo che fare in questo modo ci sazia: ci dà pace, gioia, felicità, ci dà un anticipo - non è esagerato dirlo - di beatitudine.
Concorreremo con Gesù così anche noi, giorno per giorno, a compiere l’opera del Padre.
Sarà il modo migliore per vivere la Pasqua.

Chiara Lubich

Ancora Mariapoli...





Mariapoli '08...the week after.

Ciao gente!

Ecco come è andata la mariapoli.

Vivere Cristo 24 ore al giorno, in famiglia e fuori, non è cosa da poco, eppure è questo l’obiettivo che ci siamo posti, anzi che ci poniamo giorno per giorno.

E' il mettere Gesù "in mezzo" a noi che fa scaturire miracoli: se due o più sono riuniti con Gesù al centro, tutto diventa possibile,
e questo è ciò che abbiamo vissuto e sperimentato durante lo scorso fine settimana.

Giovani e adulti, ragazzi e famiglie tutti insieme, da giovedì 28/02 a domenica 02/03, abbiamo voluto vivere a Lignano Sabbiadoro la "Mariapoli".


Il termine significa "città di Maria" ed è proprio la città di Maria quella che con il nostro impegno si può realizzare anche sulla Terra.

Il tema centrale dell'anno è la Parola di Dio e questo è stato anche ciò che abbiamo approfondito e sperimentato durante la Mariapoli.


Nei tre giorni vissuti insieme si è sperimentato che l'amore è una rivoluzione, che con l'amore tanti uomini hanno cambiato la storia, che l'unità può abbattere i muri delle differenze, e soprattutto che queste non devono rimanere teorie astratte, ma trasformarsi in realtà da mettere in pratica vivendo la fraternità in ogni ambito della società in cui ci troviamo ad operare, dalla scuola alla casa, dal lavoro all'università.


Dobbiamo iniziare questa “rivoluzione” facendo del Vangelo non solo nutrimento spirituale, ma anche fonte da cui attingere stimoli per la vita di tutti i giorni.

Il Vangelo è quindi la base da cui ogni cristiano deve partire,
mentre Gesù e i Santi sono i nostri modelli.

I “fatti di vita”che ci siamo raccontati in Mariapoli hanno confermato ciò:

ecco quindi:

Paola che cerca di testimoniare il Vangelo all’Università, con gli amici del gruppo sportivo e nel lavoro,

le famiglie Benetti e Pieropan che, nella vorticosa spirale di impegni e scadenze che riempiono la vita quotidiana di tante altre famiglie, cercano di vivere ogni momento come se fosse quello più importante, pensando agli altri e non al proprio egoismo,

G**** che, dopo anni bruciati dall’alcool e passati a chiedersi il perché dei suoi mali, si è accorto che si stava poco a poco perdendo proprio ciò che aveva di più caro: la famiglia,

Elisa che cerca di educare i bambini, di cui è insegnante di religione, al rispetto del prossimo e agli ideali della regola d’oro (“non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”),


Valerio che si impegna portare nel panorama politico della propria cittadina (è impegnato attivamente in politica) l’ideale dell’Unità attraverso il rispetto del prossimo e dei valori della parte “avversa”.

Tra i momenti significativi, oltre a quelli di riflessione, quelli di condivisione nei gruppetti più ristretti, alle esperienze e alle messe (occasioni preziose di incontro con Dio)

non si possono dimenticare il grande gioco di sabato pomeriggio
(che ha coinvolto tutti –giovani, bambini, adulti, anziani e ragazzi- in un percorso a tappe costellato di piccole prove volte a saggiare il grado di Unità raggiunto dalle squadre e non solo il loro risultato)

[Ecco alcuni momenti da ricordare:]

[la chiamata a raccolta]

[i giudici all'opera]

[alcuni intrepidi partecipanti]

[e alcune fasi del gioco]

ed il mitico “Mariapolitan”, elettrizzante festa del sabato sera
(a cui hanno contribuito grandi e piccoli).

[ecco alcuni momenti]

Al momento dei saluti sono tanti gli occhi lucidi, tristi per la fine di 3 giorni splendidi…ma non bisogna esser troppo giù perché la gioia della Mariapoli accompagna la vita quotidiana, fino a quando sarà tempo di ricaricarsi nuovamente con la nuova, prossima Mariapoli!

Prossimi appuntamenti: